Pettinari e Ternana, è il secondo addio di un rapporto che ha lasciato sempre qualcosa di incompiuto

Pettinari e Ternana, è il secondo addio di un rapporto che ha lasciato sempre qualcosa di incompiuto
di Paolo Grassi
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Martedì 24 Gennaio 2023, 00:08

Affare fatto con il Benevento. L'attaccante Stefano Pettinari va lì. Prestito oneroso con diritto di riscatto e 500 mila euro nelle casse di via della Bardesca. Ha firmato. Nella settimana finale del mercato di gennaio, con l'incognita dei conti correnti della Ternana bloccati dall'inchiesta per presunta evasione fiscale che coinvolge Unicusano, arriva il quarto congedo. Pettinari saluta tutti dopo che lo avevano fatto nei giorni scorsi Alessandro Celli, Samuele Spalluto e Pietro Rovaglia. Chiude l'esperienza "Ternana 2.1", anch'essa, come la precedente, giunta al capolinea con la sensazione di qualcosa rimasto in sospeso, di un'incompiuta. Due volte era arrivato con tante aspettative, due volte svuota l'armadietto con dei colpi rimasti in canna. Una mezza stagione prima, una stagione e mezza poi. In tutto 58 presenze e dieci gol, l'ultimo a Reggio Calabria sabato. Quando era stato preso la prima volta, a gennaio 2017, raggiungeva una Ternana in condizioni drammatiche, a un passo dalla retrocessione. Contribuì al miracolo salvezza di Fabio Liverani. Segnò due gol importanti. Entrambi alla Spal, alla penultima giornata, che lanciarono il gruppo verso l'impresa finale di Ascoli. Ma il successivo immediato cambio di proprietà dalla famiglia Longarini a Unicusano segnò per lui l'addio. Allenatore nuovo (Sandro Pochesci) e rosa rifondata. Niente rinnovo, per un attaccante potenzialmente in grado di dare ancora molto alla squadra. Lo stesso, per quasi tutti gli altri eroi di quella salvezza. Ma dopo il purgatorio della Ternana in serie C, il ritorno in B gli ha riservato una nuova chance. Di nuovo rossoverde e tre anni di contratto per guidare l'attacco di Cristiano Lucarelli. Poi, però, ecco arrivare anche Alfredo Donnarumma. Con il modulo a una punta sola, Donnarumma ha trovato subito spazio, Pettinari no. Autunno all'ombra, prima di rifarsi da dicembre. In gol a Frosinone, poi a Perugia. Fino alle reti segnate a Reggina (in casa), Parma, Pordenone e Frosinone (a Terni). Riconferma in estate e voglia di tornare a recitare un ruolo importante nell'attacco delle Fere, anche se con la concorrenza di altre quattro punte centrali. Altra beffa, però, ad agosto, con la frattura a una vertebra e stop di quasi due mesi. Al rientro, difficile riprendersi lo spazio, anche dopo l'infortunio di Donnarumma. Oggi dice di nuovo addio alla Ternana. Lascia in dote il gol al Granillo fatto senza esultare e quello segnato (guarda un po') al Benevento, al Vigorito. La Ternana, per rimpiazzarlo, resta concentrata su Sebastiano Esposito dell'Inter. Ma allo stesso tempo, mette gli occhi pure su un altro calciatore, il serbo Ivan Radovanovic della Salernitana, mediano fisicamente strutturato che può pure fare il difensore. Andreazzoli lo conosce, avendolo avuto nel Genoa.

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