Perugia, il parco delle mura è realtà: «Zona strappata al degrado, ora incontro e cultura». Si studia un ente parco per la valorizzazione

Perugia, il parco delle mura è realtà: «Zona strappata al degrado, ora incontro e cultura». Si studia un ente parco per la valorizzazione
di Riccardo Gasperini
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Novembre 2023, 08:21

PERUGIA - Si è alzato il sipario sul parco delle mura, l’area a lato delle scale mobili di viale Pellini, interessata da una riqualificazione avviata dal Comune nell’ottobre 2021 e conclusa poche settimane fa, con un investimento di 1,3 milioni di euro (di cui 1 milione di fondi ministeriali). Un restyling fortemente voluto dall’associazione Radici di Pietra, che ha lavorato molto sul fronte della valorizzazione dell’area che si sviluppa lungo le antiche mura etrusche e medievali e la chiesa di San Benedetto, valorizzata con una nuova gradonata di accesso. L’intervento di sistemazione, che ha interessato anche le scalette della Canapina, completamente riqualificate con elementi in travertino da viale Pellini a piazza del Drago, apre adesso a nuovi scenari.

Gli spazi sono destinati a diventare luogo di incontro con una vocazione storico-culturale, e proprio per questo «si sta lavorando anche per realizzare un Ente Parco delle Mura, con Soprintendenza e associazioni, per mantenere alta l’attenzione su questo patrimonio identitario e per svolgere attività di studio e ricerca». L’obiettivo futuro è anche quello di valorizzare al massimo la storica chiesa edificata tra il X e l’XI secolo. L’ha annunciato il sindaco Andrea Romizi, che insieme all’assessore ai Lavori pubblici Otello Numerini, all’assessore alla Cultura Leonardo Varasano, al dirigente Fabio Zepparelli, all’architetto Michele Bilancia, presidente di Radici di Pietra e al vicario della diocesi don Simone Sorbaioli, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione ieri mattina.

Tornando alle novità, c’è anche quella annunciata da Varasano. «Se un tempo la zona veniva percepita come insicura e degradata oggi ci troviamo di fronte a un luogo di ritrovata bellezza che siamo chiamati a mantenere e che, grazie alla valorizzazione, diventa a sua volta monumento, destinato a resistere al tempo».

Anche per questo «abbiamo deciso di far vivere qui passato e futuro, con la prossima collocazione di un’opera contemporanea: La Gloria di Tayga Abe». L’architetto Bilancia, che si è detto «molto emozionato», nel suo intervento ha sottolineato quanto «inorgoglisce la trasversalità del disegno che ha preso corpo intorno al concetto della città murata. Il parco delle mura rappresenta l’immensa e poliedrica forza d’animo di cui disponiamo da due millenni ed è frutto del contributo di tanti». Nell’illustrare gli interventi fatti, il Comune ha evidenziato anche i dettagli sul verde che «ha conservato l’assetto originario, articolato in scarpate e in due spazi pianeggianti fruibili con il percorso pedonale di collegamento». La scelta delle piante messe a dimora «si è distinta per la piantumazione di specie rustiche a ridotta manutenzione, utili a contrastare i fenomeni di erosione del terreno e a sottolineare, grazie alla diversità delle essenze, l’alternanza delle stagioni». Presto sarà installato un cancello, recuperato e restaurato, che garantirà la chiusura serale della zona.

Quella di ieri è stata una inaugurazione con sorpresa. All’architetto Michele Bilancia è stato conferito il Baiocco d’oro. A sollecitare l’onorificenza sono stati i soci dell’associazione. Il sindaco Romizi ha parlato di «un riconoscimento dettato dal grande impegno e dalla profonda competenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA