Il Comune spinge sulla pratica relativa al secondo forno crematorio per il cimitero monumentale. Servirà a fare fronte alle richieste in crescita, non solo dal territorio perugino e limitrofo, ma anche da fuori regione. Proprio per questo motivo tempo fa è stato approvato uno studio di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della seconda linea del Crematorio Ariodante Fabretti, che sarà finanziata con la contrazione di un mutuo per 1,2 milioni di euro. Della pratica se ne è parlato anche pochi giorni fa in commissione Bilancio di palazzo dei Priori. In merito al nuovo forno crematorio, il dirigente dell’area opere pubbliche Fabio Zepparelli ha ricordato che l’intervento «è stato preceduto da un’analisi dell’investimento e dei dati concreti».
I DATI
Sono proprio i numeri a dare una precisa indicazione sulla necessità di dotare l’area cimiteriale di un secondo forno crematorio. Se qualche anno fa si parlava di un numero di 1600 cremazioni nell’arco di 12 mesi, il 2022 si era chiuso con 1813 cremazioni. Ad oggi i dati parlano di 1900 domande: è il dato del 2023, ancora non terminato e che dunque sarà maggiore nel bilancio finale. Già in fase di annuncio dello studio di fattibilità, il Comune spiegava che «nel corso degli ultimi anni, anche a seguito della pandemia, è emersa la necessità di dotarsi di un secondo impianto di cremazione, per far fronte alla crescente richiesta, proveniente anche da altri comuni, ed altresì al fermo per manutenzione dell’impianto esistente, attivo anche h24 in caso di emergenza».