Bollette, in crisi anche le cremazioni: dalla Germania la proposta di abbassare la temperatura dei forni

I tedeschi vorrebbero portare la temperatura dei forni dagli attuali 850 gradi a 750: ma le norme in materia, al momento, non lo consentono

Gas, anche il settore delle cremazioni in crisi: in Germania propongono di abbassare la temperatura dei forni
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Martedì 20 Settembre 2022, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 16:47

L'aumento dei prezzi del gas sta mandando in crisi interi settori dell'economia. Ristorazione, industria, turismo, ma non solo. In Germania, ad esempio, gli operatori funebri delle cremazoni hanno lanciato l'allarme: il costo delle bollette sta diventando insostenibile e, in caso di razionamenti del metano, il settore rischierebbe di paralizzarsi. Joerk Sobolewski, presidente del consorzio di cremazione tedesco, ha chiesto sostegni e norme ad hoc per i forni crematori, poiché senza gas la maggior parte degli impianti non può funzionare. La Germania, inoltre, è uno dei paesi europei che fa maggiormente ricorso alle cremazioni per ragioni storiche, culturali e demografiche.

Bollette, i forni crematori in Germania lanciano l'allarme

Una delle proposte messe sul tavolo dai crematori tedeschi è quella di abbassare la temperatura dei forni di 100 gradi. La misura, tuttavia, non è al momento realizzabile poiché le norme statali in materia sono molto rigide. Sobolewski ha spiegato: «Nell'immediato, una possibilità sarebbe quella di ridurre la temperatura media dei forni a 750 gradi dagli attuali 850, il che potrebbe far risparmiare tra il 10% e il 20% di gas».

A lungo termine, invece, l'obiettivo sarebbe quello di utilizzare forni crematori ad energia elettrica, piuttosto che a metano, sebbene questi ultimi siano di gran lunga i più diffusi nel Paese.

Un'altra proposta è quella di spegnere alcuni forni, mantenedo altri perennemente in funzione in modo tale che non si raffreddino, richiedendo così meno gas per essere riscaldati. Tuttavia, anche questa strada sembra difficilmente praticabile per questioni logistiche. L'interrogativo rimane e, almeno per l'immediato, il settore reclama una soluzione. Il ministero dell’Ambiente tedesco, intanto, ha fatto sapere di essere al lavoro per emanare linee guida per autorizzare la riduzione della temperatura minima degli impianti.

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