Guasto al cimitero, cremazioni ferme per 2 mesi e mezzo. Niente avviso dal Comune, disagi

Guasto al cimitero, cremazioni ferme per 2 mesi e mezzo. Niente avviso dal Comune, disagi
di Simone Lupino
3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Dicembre 2022, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:37

L’ultimo viaggio passando per Firenze. Gravi disagi al cimitero viterbese di San Lazzaro per un guasto all’impianto crematorio verificatosi a inizio novembre e non ancora risolto. Da allora la spesa funebre per le famiglie dei defunti viterbesi che hanno scelto questo tipo di rito è schizzata alle stelle. L’unica alternativa infatti è portare la salma in un altro impianto crematorio nel capoluogo toscano, gestito dalla stessa società che ha in concessione quello di Viterbo. Società che garantisce la stessa tariffa: “150 euro, la più bassa d’Italia”. Ma con spese di trasporto ovviamente a carico delle famiglie. Un viaggio lungo e costoso.

“Abbiamo un guasto all’impianto crematorio di Viterbo dalla metà di novembre, c’è da sostituire lo scambiatore, un pezzo indispensabile. Il macchinario è in consegna dalla fine di gennaio. Poi serviranno uno o due giorni per montarlo. Fino ad allora saremo fermi” spiega al Messaggero Giacomo Rossi, amministratore delegato della Silve. “Il problema non era preventivabile. Abbiamo provato a eseguire una riparazione di emergenza ma non ha funzionato. Il pezzo va cambiato, ma deve essere fabbricato”.

La società ha offerto la possibilità di portare le salme all’impianto crematorio di Firenze senza aggravio della tariffa. Ma non può farsi carico anche del trasporto. “Impensabile.

Inoltre, siamo alle prese anche noi come ogni altra impresa con il caro gas. Con i prezzi attuali sarebbe quasi meglio chiudere. L’apice lo abbiamo toccato lo scorso agosto con prezzi sei o sette volte più alti della norma. Poi la situazione si è un po’ stabilizzata, ma è sempre critica”.

Pur dovendo pagare il viaggio, la soluzione toscana resta la più conveniente: “Rivolgendosi ad altre strutture fuori provincia, i viterbesi da non residenti si vedrebbero applicare tariffe salatissime, fino a 600 euro”, afferma sempre Rossi.
In totale saranno due mesi e mezzo senza cremazioni a Viterbo. E il Comune? Andando a cercare tra le varie comunicazioni delle scorse settimane e nei numerosi post pubblicati dall’amministrazione comunale non abbiano trovato avvisi o comunicazioni ufficiali rispetto al disservizio. Se ci sono stati devono essere sfuggiti ai più. L’argomento non sarà molto social, ma non si può dire che non interessi a tanti. Annualmente l’impianto crematorio di San Lazzaro esegue in media circa 2.200 cremazioni. Ieri abbiamo provato due volte tra mattina e primo pomeriggio a contattare al telefono l’assessore ai Servizi cimiteriali Stefano Floris per capire come palazzo dei Priori sta gestendo la situazione, ma non abbiamo ricevuto risposta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA