In attesa di ridurre a proporzioni ragionevoli i tempi di attesa per poter cremare un familiare defunto a Roma, a breve ci si potrà rivolgere altrove, senza dover pagare il contributo di 218 euro che viene richiesto da decenni a chi decide di spostarsi in un comune diverso. Ieri le commissioni capitoline Ambiente e Bilancio, in seduta congiunta, hanno espresso il parere favorevole sulla proposta di delibera che prevede l'eliminazione della tassa. Ora il provvedimento può approdare in assemblea capitolina, per l'approvazione definitiva. La cancellazione del balzello vede peraltro favorevole anche l'Ama, alle prese con il tentativo di velocizzare le operazioni al cimitero Flaminio dopo gli enormi disagi registratisi negli ultimi mesi, con liste d'attesa anche superiori al mese e 1.300 salme ferme nei depositi. E lo stop alla tassa per chi porta a fare cremare i defunti lontani dalla Capitale potrebbe dare una mano anche in questo senso. L'obiettivo del Campidoglio è di svuotare progressivamente i depositi di Prima Porta, prima che l'aumento estivo delle temperature (già registrato in questi ultimi giorni) possa creare una nuova emergenza sanitaria, come è già accaduto lo scorso anno.
Roma, scandalo dei feti, nomi delle mamme mai più sulle lapidi
LA SITUAZIONE
A Prima Porta, intanto, si tenta di risalire la china.
LE CIFRE
Nonostante le difficoltà, l'Ama vede il bicchiere mezzo pieno. Da gennaio ad aprile di quest'anno, infatti, sono state effettuate complessivamente 6.029 cremazioni: 378 in più rispetto a quelle svolte nei primi quattro mesi del 2021. «Tutto ciò in contemporanea a un fitto e articolato piano di interventi di manutenzione, di carattere ordinario e straordinario - ha sottolineato in una nota l'azienda di via Calderon de la Barca - In particolare, da gennaio sono in corso le necessarie attività di manutenzione del crematorio al Flaminio, che si concentrano su una singola linea per volta, in modo da assicurare sempre la regolarità del servizio. Le operazioni si concluderanno, come da cronoprogramma, entro l'estate». Il piano di riorganizzazione dei cimiteri capitolini, secondo la municipalizzata, «prevede, oltre alle attività di risanamento del crematorio, ulteriori interventi tesi ad assicurare decoro e fruibilità a tutti i cimiteri della città».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout