La comunicazione è arrivata via mail martedì 5 aprile alle 7.53 del mattino: «Si comunica che le salme destinate per cremazione dovranno essere trasportate verso il cimitero Verano ove verranno accolte fino a diverse indicazioni. Verranno comunicate successivamente la data di trasporto utile a completamento delle operazioni di cremazioni al cimitero Flaminio». L’Ama ha informato così le agenzie funebri del Capitale sulla necessità di interdire gli ingressi ai nuovi feretri nel cimitero di Prima Porta a causa di un guasto, seguente all’intervento di manutenzione sulle linee di cremazione, che ne hanno fatto saltare due. In sostanza, poiché non tutti i forni sono attivi bisogna ridurre l’ingresso delle nuove bare al fine di evitare le scene - impietose - che emersero lo scorso anno con il deposito della camera mortuaria e del “crematorio” pieni zeppi di bare. Ma questo genera altri disservizi oltre ai ritardi sulle cremazioni. «I feretri devono comunque essere portati al Flaminio anche se ce li fanno lasciare prima al Verano - spiega Gianluca Fiori, segretario dell’Assifur, l’Associazione imprese funebri riunite - e questo significa un doppio viaggio per le famiglie e doppi costi. Certo, molte agenzie non vogliono lucrare in alcun modo ma altre poiché comunque per noi è un costo chiedono le spese per il successivo trasferimento». Il costo si aggira in media intorno ai 350 euro che non copre l’amministrazione di Roma Capitale. Il problema, gioco forza, ricade sulle famiglie già costrette ad un’attesa estenuante - nella migliore delle ipotesi di due settimane - per la cremazione.
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Paola D.