Perugia, blitz anti droga, in azione i carabinieri: arrestato spacciatore di 18 anni

Perugia, blitz anti droga, in azione i carabinieri: arrestato spacciatore di 18 anni
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Mercoledì 17 Ottobre 2018, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 15:43
PERUGIA - Blitz antidroga, in azione i carabinieri: arrestato spacciatore albanese di 18 anni. Prosegue senza sosta l’impegno dell’Arma di Perugia per contrastare la diffusa microcriminalità nel capoluogo e nell’hinterland, e incrementare la percezione di sicurezza tra la popolazione. I militari dell’aliquota operativa del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia, nelle ultime ore, al termine di un prolungato e itinerante servizio di osservazione, controllo e pedinamento, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un diciottenne albanese, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è scaturito all’esito di un’attenta e ininterrotta attività di osservazione svolta sul predetto, sviluppata a seguito delle ripetute segnalazioni provenienti dai cittadini; difatti, l’attività ha permesso di appurare che il medesimo fosse solito avvicinare, nella zona di via Centova (ove evidentemente concordava gli appuntamenti), soggetti di sesso maschile, noti ai militari quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti, i quali, dopo un breve scambio di parole con il soggetto attenzionato, si allontanavano in tutta fretta con fare guardingo. Nelle scorse ore  è scattato il blitz dei carabinieri che, dopo aver individuato il “covo” del malvivente e monitorato i movimenti dell’interessato, l’hanno sorpreso, a bordo dell’utilitaria a lui in uso, mentre cedeva una dose di stupefacente, del peso di circa un grammo, ad un uomo perugino. La conseguente perquisizione personale, domiciliare e veicolare operata a carico dello straniero ha consentito di rinvenire e sequestrare, ai fini probatori, 21 involucri termosaldati contenenti complessivi 11 grammi circa di cocaina, nonché la somma di 1.190 euro, ritenuta provento dell’attività illecita e un telefono cellulare. Al termine delle formalità di rito, lo straniero è stato condotto in carcere a Capanne,  mentre l’assuntore è stato segnalato amministrativamente alla locale Prefettura.
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