Pronto soccorso, ieri il blitz del Nas. Controlli anche nelle cucine e a Urologia

Pronto soccorso, ieri il blitz del Nas. Controlli anche nelle cucine e a Urologia
di Fabrizio Scarfò
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Venerdì 29 Marzo 2024, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 11:09

IL CASO

Due giorni fa tre diverse unità dei carabinieri dei Nas hanno fatto visita ad altrettanti luoghi dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Una serie di controlli i quali, al momento, non hanno prodotto alcun tipo di provvedimento, ma che testimoniano la lente d'ingrandimento puntata dai militari dell'Arma sul nosocomio pontino e non solo. Gli uomini e le donne del maggiore Felice Egidio, comandante del Nucleo antisofisticazione e sanità di Latina e Frosinone, hanno ispezionato dapprima il reparto di urologia, al fine verificare le condizioni dei luoghi, nonché testare la staticità strutturale che interessa l'intero ospedale; sono passati poi alle cucine, anche qui per individuare eventuali problematiche strutturali e, inoltre, legate alla tenuta igienica dei locali; infine, sotto l'occhio attento dei carabinieri è finito il reparto di pronto soccorso, dove è stata verificata la situazione di iperafflusso, l'eccessivo stazionamento dei pazienti, e la presenza dei medici delle cooperative a partita Iva.

Al momento non risultano particolari provvedimenti da parte dei militari dell'Arma, come assicurato anche dal direttore sanitario dell'ospedale Sergio Parrocchia: «Si è trattata di una semplice attività di routine, una serie di controlli su vari aspetti le cui risultanze sono state condivise con la direzione del nosocomio» ha spiegato il direttore, per qualche settimana anche commissario straordinario della Asl di Latina, fino alla recente nomina di due giorni fa di Sabrina Cenciarelli. Tant'è che le ispezioni verranno svolte in questi giorni anche in altri ospedali della provincia di Latina, al pari di quella Frosinone, finiti sotto la lente d'ingrandimento del Nucleo antisofisticazione e sanità.

«È stato constatato lo status quo dell'ospedale e del pronto soccorso, attanagliato dal sovraffollamento di pazienti e dalla conseguente scarsa disponibilità di posti letto» le parole utilizzate dal delegato della Fp Cgil di Frosinone e Latina Claudio Maggiore: «Una situazione cronica e costante, che rappresenta quella in cui versa al momento tutta la Asl di Latina.

Anche negli altri reparti di pronto soccorso della provincia, infatti, il contesto non è di certo migliore, ma all'ospedale Goretti si presenta in maniera ancor più problematica visto il bacino d'utenza. E, in vista dell'estate, con l'afflusso dei turisti nelle località di mare, non potrà di certo migliorare. Le difficoltà quotidiane che ci vengono presentate sono tante testimonia il sindacalista , le quali vanno ad incidere sulla qualità della sanità offerta sul territorio. C'è ancora molto da fare in termini di organizzazione ed efficientamento».

Da diversi giorni, infatti, l'ospedale Goretti risulta nuovamente sotto pressione, alle prese con tanti, tantissimi accessi e codici rossi a fronte di poco personale, peraltro allo stremo. Poco dopo le 12 di ieri vi erano 9 persone in attesa (nessuna in codice rosso), 35 in trattamento (di cui 5 in codice rosso), 35 in attesa di ricovero e 12 in osservazione. Un totale di 91 pazienti, scesi ad appena 90 poco prima delle 16, ben quattro ore dopo. Numeri quasi uguali a quelli dei grandi ospedali di Roma, come il San Camillo o il Sant'Andrea, ma con strutture e personale non paragonabili a quelli della Capitale.

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