Terni. A Cesi pusher scatenati occupata anche una casa. Blitz dei carabinieri

Terni. A Cesi pusher scatenati occupata anche una casa. Blitz dei carabinieri
di Co. Vi.
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Sabato 13 Gennaio 2024, 09:42

IL CASO

Alle porte dell'Umbria era possibile trovare ogni tipo di sostanza stupefacente. Un supermercato della droga aperto 24 ore su 24, con i pusher nord africani che si davano il cambio ogni dodici ore, occupando stabilmente una casa disabitata ma arredata di tutto punto tutto dove si riposavano e dove i loro clienti potevano consumare le dosi di eroina iniettandosele, con tanto di siringhe pronte per l'uso.

 

I carabinieri, ieri mattina, dopo la denuncia degli abitanti e dal servizio dettagliato de Il Messaggero, hanno effettuato un blitz con trenta militari e con l'aiuto delle unità cinofile per smantellare i fortini dello spaccio, ma le sentinelle della banda hanno avvisato in tempo i pusher presenti, che si sono dati alla fuga a piedi tra i sentieri del bosco nei pressi di Cesi, in località San Biagio (dal nome della chiesetta che si trova nella sommità del bosco).

Come fantasmi si sono materializzati in pochi secondi, ma hanno lasciato le loro evidenti tracce nella villetta che trova lungo via della Lince, a poche centinaia di metri dal borgo, e nei boschi dove è stato trovato tutto il necessario perché gli spacciatori potessero accamparsi in attesa dei clienti. I carabinieri hanno trovato avanzi quattro telefoni cellulari abbandonati durante la fuga, coperte, scarpe, sacchi di immondizia, batterie, pentole e bottiglie di whisky. Ma anche due involucri in cellophane contenenti complessivamente grammi 235 circa di hashish ed il materiale per il confezionamento delle dosi. Ma anche una poltrona da dove una sentinella controllava e dava l'allarme in caso di visite sgradite. Un via vai di clienti. «C'era addirittura - racconta un giovane del posto - una ragazza giovane, una commerciante ternana, alla guida di una fiammante Mini che portvaa loro la pizza quasi tutti i giorni per poi prendersi le dosi di cocaina prenotate ed andare via».

 

Per gli abitanti da mesi era nata una convivenza non voluta con i gruppi di spacciatori nascosti nel bosco, che lanciavano sassi e minacciavano chi avvicinava ai loro fortini nascosti dalla vegetazione, come accaduto al fotografo de il Messaggero giovedì mattina quando siamo andati a verificare cosa accadesse, prima del blitz di ieri, ed abbiamo visto un flusso continuo di tossicodipendenti, la maggior parte arrivavano in auto, imboccando la strada di San Biagio e si fermavano davanti ad un bivio segnalato da una cassetta delle poste con un sentiero che porta al bosco, con l'ordinazione concordata via telefono. Nel giro di pochi secondi ecco scendere dal bosco il pusher di turno per lo scambio soldi-droga. Abbiamo visto arrivare anche un furgone dei gelati, ma c'è chi arriva in scooter e chi a piedi.
La base operativa della banda di nord africani era in una villetta lungo via della Lince con una meravigliosa vista sulla conca, arredata di tutto punto (con tanto di vecchia tv funzionante, con letti coi materassi ed i bagni. Da quanto hanno raccontato gli abitanti della zona erano ormai settimane che l'abitazione era frequentata dagli spacciatori, che ci dormivano per poi tornare nei boschi, e da tossicodipendenti che si drogavano appena acquistata la dose. Un mercato della droga aperto 24 ore per non perdere soldi e clienti.
La domanda degli abitanti che si fanno ogni volta dopo un blitz delle forze dell'ordine, ma i pusher il giorno torneranno come al solito?.
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