RIETI - A Borbona i ladri calano il tris e vengono visti mentre si danno alla fuga a piedi per il paese. Strade bloccate ma i malviventi riescono a dileguarsi, qualcuno dice a bordo di un’Audi nera. In un pomeriggio sono stati tre – uno tentato, gli altri due andati a segno – i furti all’interno di private abitazioni nel territorio di Borbona. In campo anche il primo cittadino Maria Antonietta Di Gaspare che si è messa a disposizione dei carabinieri, bloccando una strada nel tentativo di intercettare i fuggitivi. Secondo quanto appreso da alcuni residenti della zona presso il bar pasticceria “La sorgente” di via Troiani alcune persone, in allarme per i furti, sono scese in strada con dei bastoni in mano per effettuare veloci ronde al fine di bloccare i malviventi mentre, verosimilmente, stavano ancora muovendosi per le vie del centro borbontino, circostanza però smentita dal sindaco di Borbona: «Non mi risulta che ci sia stato alcun episodio del genere – spiega il sindaco Di Gaspare - si sono determinati certamente attimi di tensione e concitazione perché i ladri erano stati visti e segnalati muoversi a piedi per il paese tanto che io stessa, dopo aver raggiunto sul posto le forze dell’ordine ed essermi messa a disposizione dei carabinieri che stavano operando, mi sono piazzata all’inizio di una strada del paese per bloccare una delle possibili vie di fuga che ipoteticamente avrebbero potuto prendere i ladri allontanandosi».
Il colpo e la fuga. Ancora una volta i malviventi sono riusciti a portare via il loro bottino non certo di rilievo questa volta in considerazione del fatto che, eccetto una, le altre due abitazioni in cui si sono introdotti erano seconde case, solitamente utilizzate e abitate nei periodi feriali e di vacanza e per questo prive di contanti e preziosi di valore. Indagano ora i carabinieri sul triplice blitz dopo aver effettuato sopralluoghi e rilievi all’interno e nelle stanze dei tre appartamenti visitati dai ladri per raccogliere elementi utili alle indagini in corso.
Le effrazioni. Per introdursi nelle case i malviventi hanno proceduto con effrazioni di porte e finestre come nel più tradizionale dei casi. In un frangente però – secondo una sommaria ricostruzione da parte dei militari dell’Arma - forse disturbati, notati o comunque messi in allarme, non hanno portato a termine “il lavoro” allontanandosi dall’abitazione senza essere riusciti a portare via nulla. Forse, proprio in quel momento e sono stati segnalati i due o tre soggetti incappucciati visti allontanarsi a piedi di corsa con il volto travisato da un passamontagna o un cappuccio. Sul posto – dopo l’allarme – sono intervenute più pattuglie dei carabinieri che, come da protocollo, hanno battuto l’area alla ricerca dei ladri che erano stati visti fuggire a piedi. Per cercare di intercettare i malviventi ed accerchiarli sono stati immediatamente disposti posti di blocco all’inizio di alcune vie del paese, le uniche percorribili, in ingresso ed in uscita, per potersi allontanare da Borbona.
Il contributo del sindaco. Anche il sindaco ha personalmente contribuito e collaborato piazzandosi coraggiosamente all’imbocco di una via del paese. Tuttavia, nonostante il dispositivo di ricerca da parte delle forze dell’ordine non è stato possibile rintracciare i ladri. Non molte settimane fa – il 13 gennaio scorso – un’altra abitazione a Borbona era finita nel mirino dei ladri ed erano stati portati via preziosi, gioielli e contanti. Ignoti tramite effrazione si erano introdotti in casa riuscendo a portare via un bottino di un consistente valore. Il furto era stato commesso durante l’assenza dei padroni da casa in orario diurno.