Torna davanti al giudice di Perugia il 45enne napoletano che nei mesi scorsi aveva palpeggiato una donna al settimo mese di gravidanza e, sempre nello stesso giorno, si era toccato le parti intime davanti a un’intera famiglia nel parcheggio del percorso fluviale del Tevere. Questa volta viene accusato di aver commesso atti osceni davanti alle atlete nel corso di un allenamento di pallavolo femminile under 10/12. Il giudice Valerio D'Andria ha incaricato uno psichiatra per effettuare una perizia: l’obiettivo è quello di comprendere, atttraverso l'esame, se l'imputato è capace di intendere e di volere, ma anche se è socialmente pericoloso. La Procura contesta il reato di atti osceni. I fatti sono avvenuti il 10 novembre 2002 quando durante un allenamento di pallavolo femminile under 10/12, nei locali del cva di Ponte Felcino, si è abbassato i pantaloni «toccandosi con forza i genitali».
Come detto l’uomo viene accusato, sempre dalla Procura della Repubblica di Perugia, di altri due fatti commessi un paio di mesi prima, nel settembre 2022, quando ha «costretto una donna a subire atti sessuali palpandole la natica destra quando quest’ultima , dopo aver parcheggiato la sua auto nei pressi del parco fluviale del Tevere ed essere scesa, si era voltata di spalle per prendere la borsetta lasciata sopra il sedile dell'auto».