PERUGIA - Mentre cominciano a prendere forma i grandi progetti di riqualificazione avviati dal Comune nell’ambito del Pinqua, nel più grande quartiere della città, Ponte San Giovanni, i cittadini tornano a farsi sentire con un appello che tocca i temi di sosta e degrado. Il comitato cittadino Chi salverà Ponte San Giovanni, che da tempo si occupa dei mille aspetti connessi alla viabilità, alza ora l’attenzione sul parcheggio a ridosso della stazione ferroviaria. La struttura, di proprietà comunale, si sviluppa su due piani e, soprattutto per uno, non mancano i problemi.
C’è il piano all’aperto, da cui si può accedere direttamente alla stazione oppure a via Nino Bixio «purché si apra il passaggio pedonale esistente, ora sbarrato» e l’altro piano interrato. «Ha lo stesso numero di posti macchina del piano superiore, ma nell'uso quotidiano il primo risulta occupato in modo quasi ottimale, quello inferiore invece è occupato solo in minima parte». I problemi sono molteplici, come spiega una nota diffusa da Paolo Palmerini, componente del comitato. «Buio, sporco, chiazze d'acqua ristagnante, privo apparentemente di alcun apparato di controllo contro ogni possibile presenza poco rassicurante.
Ma cosa servirebbe per migliorare la situazione? Illuminazione adeguata, pulizia, telecamere per scoraggiare «presenze o attività illecite» e un collegamento pedonale diretto con via Manzoni. Ecco la ricetta per recuperare uno spazio ad oggi sotto utilizzato e che, secondo il comitato, sarebbe decisivo per la sosta nella fascia centrale di Ponte San Giovanni. «Questo è l'auspicio che viene dal comitato, ma crediamo che sarebbe condiviso da tutti i cittadini. Meglio prevenire i possibili disagi, che doverli affrontare nel momento in cui, verosimilmente, si presenteranno».