Penna in Teverina, il Cisom torna in campo. "Anch'io sono la protezione civile", per appassionare i volontari di domani

Penna in Teverina, il Cisom torna in campo. "Anch'io sono la protezione civile", per appassionare i volontari di domani
di Francesca Tomassini
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Venerdì 30 Giugno 2023, 17:52

PENNA IN TEVERINA "Anch'io sono la protezione civile". Coltivare talenti, crescere i volontari di domani. Questi alcuni dei principali obiettivi del campo estivo Cisom dedicato ai ragazzi dai 12 ai 16 anni. Dopo la pausa forzata a causa della pandemia, il gruppo guidato da Graziella Fabrizi rimonta le tende e torna in campo. «Sono undici anni che proponiamo questa esperienza - spiega Fabrizi - e i ragazzi hanno sempre risposto benissimo. Alcuni, ancora troppo giovani per iscriversi come volontari (l'età minima sono sedici anni ndr) hanno deciso di ripetere il campo, sono i nostri "veterani" che guidano i più piccoli». Fra i volontari che sono approdati dal campo, Martina. «Avevo sedici anni la prima volta che ho fatto il campo - racconta - e dopo mi sono iscritta subito come volontaria. La cosa più bella è rendersi conto che davvero nelle situazioni di estrema difficoltà si può fare la differenza e in generale, quel clima di famiglia che si respira all'interno del gruppo». Una settimana, da lunedì a domenica, per comprendere quali siano le principali attività di un volontario attraverso lezioni e dimostrazioni pratiche. «Abbiamo formato tre squadre - spiega Giovanni Busiello, responsabile del campo e volontario Cisom Livorno - Alpha, Bravo e Charlie, che si alternano nelle macro attività pratiche da svolgere a rotazione. Pulizia del campo, pulizia dei bagni, refettorio». Poi c'è tutta la parte dedicata alla formazione. «Verranno a trovarci - continua - i vigili del fuoco, la polizia di stato, la guardia di finanza, gli operatori del 118, quelli della protezione civile. Ognuno coinvolgerà i ragazzi in attività legate al proprio ambito di intervento». In particolare, l'Aib (antincendio boschivo) e piani di protezione civile locale. All'attività di formazione è affiancata quella di verifica, con un gioco a quiz. «Gli anni scorsi - spiega Riccardo, 12 anni, al suo primo campo residenziale - ho fatto qualche attività diurna. E' la prima volta che mi fermo a dormire. E' dura ma non come pensavo all'inizio (oltre alle attività formative, i ragazzi sono operativi dal montaggio delle tende alle pulizie ndr). L'attività che aspetto di più è quella sul fiume». «Sarà divertente - dice Zoi - ed è bello collaborare tutti insieme. Lunedì abbiamo montato le tende, pensavo sarebbe stato difficile invece insieme siamo riusciti bene».

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