Orvieto, il sindaco Germani finisce
sotto il fuoco dell'assessore e del Pd

Giuseppe Germani sindaco Orvieto
2 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Febbraio 2015, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 20:22
ORVIETO - Germani sotto il fuoco incrociato del suo partito e dell’assessore Gnagnarini. La situazione, nonostante il tempo umido, è decisamente calda. Per non dire rovente. E le scintille saranno probabilmente visibili nel consiglio comunale di domani dove sarà palese l’imbarazzo da ambo le parti.

A scoperchiare la pentola di fagioli che già sobbolliva da tempo, le esternazioni dell’assessore al bilancio di “Per Andare avanti” Massimo Gnagnarini secondo il quale il partito del sindaco, il Pd, ha avuto ed ha un ruolo marginale nelle scelte dell’amministrazione.

«Vale la pena ricordare – ecco le parole incriminate di Gnagnarini - che a maggio del 2014 soltanto un quarto degli elettori orvietani hanno rinnovato la loro fiducia al Partito Democratico e che lo stesso concorre alla attuale maggioranza con un peso poco superiore alla metà dei numeri necessari».

Inutile a dire, non si è fatta attendere la risposta del Pd che a questo punto chiede la testa di Gnagnarini intimando un ultimatum al sindaco pena il rinnovo della fiducia. Rimpasto in giunta? Al momento poco trapela ma di certo c’è che a via Pianzola la poltrona a Gnagnarini non è mai piaciuta.

«Abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco Germani sulle esternazioni personali che in questi giorni l'assessore al bilancio ha rilasciato – dice in una lettera, inviata al sindaco Germani e alla Giunta il capogruppo del Pd Andddei - le riteniamo di assoluta gravità perché infrangono quello spirito di collaborazione che dovrebbe caratterizzare l’amministrazione e che rischia di essere compromesso irreparabilmente». Alquanto palese, dunque, la minaccia di sfiducia.

«Tale situazione se non risolta – annuncia infatti Taddei - è da ritenersi inconciliabile con una futura azione politico-amministrativa che, stando ai risultati elettorali, non può prescindere dalla forza politica del Partito democratico. Un partito che rappresenta la maggioranza politica della città e che è chiamato, allo stesso modo, ad avviare una attenta valutazione sul rispetto dei ruoli politici di questa amministrazione. Occorre, quindi, lavorare tutti insieme per riportare la discussione e l'azione amministrativa sui giusti binari dell'operatività e della progettazione».