Orvieto, 78° anniversario dell’eccidio di Camorena. La commemorazione dei sette martiri orvietani

Orvieto, 78° anniversario dell’eccidio di Camorena. La commemorazione dei sette martiri orvietani
di Monica Riccio
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Martedì 29 Marzo 2022, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 10:58

Martedì 29 marzo, la Città di Orvieto ricorda il 78° anniversario dell’eccidio nazi-fascista di sette orvietani: Alberto Poggiani, Amore Rufini, Ulderico Stornelli, Federico Cialfi, Raimondo Gugliotta, Raimondo Lanari e Dilio Rossi avvenuto il 29 marzo del 1944 in località Camorena

Anche quest’anno nel rispetto delle norme sanitarie, la cerimonia si svolgerà - alle 10:30 - senza il consueto corteo, saranno invece presenti la sindaca, rappresentanti istituzionali e militari e delle scuole della città. 

Presso il Cippo di Camorena, la località dove il 29 marzo 1944 avvenne la fucilazione dei sette concittadini e che ricorda quella triste vicenda della storia orvietana la cui memoria è ancora viva nella comunità e nelle Istituzioni che la rappresentano, la sindaca deporrà una corona d’alloro. Lo stesso gesto verrà ripetuto presso il Cimitero del Commonwealth e in Piazza XXIX marzo dinanzi alla lapide che ricorda i sette martiri.

«Per Orvieto questa è una ricorrenza importante che ha segnato profondamente la memoria della nostra comunità, la quale ha fondato la sua storia sui valori della libertà e contro ogni forma di sopraffazione - afferma la sindaca Roberta Tardani - valori che non dobbiamo mai perdere di vista, che sentiamo intensamente nostri e che nell’attuale momento storico riscopriamo nel loro pieno significato». 

«Da oltre un mese, dopo l’invasione militare russa in Ucraina, l’Europa e tutto il mondo sono in grande apprensione e si adoperano, attraverso i governi, le diplomazie e le organizzazioni umanitarie dei vari Paesi, per porre fine a una guerra che sta causando un crescendo inaudito di vittime innocenti, soprusi, atrocità, l’esodo di milioni di profughi, la devastazione delle loro esistenze e la distruzione di città e territori». 

«Quest’anno celebriamo il 78° anniversario dell’eccidio nazi-fascista di Camorena – aggiunge - fermamente convinti e partecipi di quanto sia importante, in ogni epoca, lottare per affermare l’impegno individuale e collettivo di un popolo a difesa della pace, per favorire il dialogo, il confronto democratico e non violento. Tutti noi, le generazioni susseguitesi dal dopoguerra ad oggi, credevamo che gli orrori del secolo scorso non dovessero più ripetersi, ora invece ci troviamo a dover scongiurare il rischio di un terzo conflitto mondiale che avrebbe proporzioni e conseguenze distruttive per la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Questa situazione è certamente figlia di tanti errori compiuti in tempo di pace quando quei valori che sono fondamentali venivano dati per scontati. Purtroppo non è così. Per capire il presente e preservare il futuro dell’umanità a partire dalle giovani generazioni che hanno il diritto di esistere e di lasciare la loro impronta nel mondo, dobbiamo rileggere la storia contemporanea senza rassegnarci né essere indifferenti a ciò che accade.

Oggi dunque commemoriamo gli accadimenti dolorosi del Novecento e del percorso verso la libertà e la democrazia in Italia, avendoli sempre come riferimento. Dedichiamo il ricordo di questa nostra triste ricorrenza al popolo ucraino al quale siamo concretamente solidali e vicini».  

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