Castiglione del Lago, operaio schiacciato dall’escavatore: imprenditrice verso il processo

Il tribunale penale di Perugia
di Enzo Beretta
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Venerdì 23 Febbraio 2024, 08:33
Omicidio colposo: è questa l'accusa dalla quale deve difendersi un'imprenditrice agricola di Castiglione del Lago finita sotto inchiesta in seguito alla morte di un operaio albanese di 55 anni «rimasto schiacciato tra il seggiolino del posto guida del retroescavatore, il tubo di protezione del leveraggio di comando e la protezione del posto guida della trattrice contro il rischio di ribaltamento». L'incidente risale all'11 marzo 2023. Neanche un anno dopo la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio della 53enne. L'operaio è morto praticamente subito a causa di una «insufficienza cardiocircolatoria secondaria ad asfissia acuta meccanica violenta da soffocazione indiretta traumatica, con compressione ed immobilizzazione del torace e conseguente impedimento delle escursioni del mantice respiratorio». Secondo l’accusa la donna, titolare dell’impresa individuale, proprietaria del terreno agricolo in cui è avvenuto l’incidente, oltre che proprietaria e utilizzatrice del trattore agricolo e del retroescavatore, ha «omesso di curare l'assoggettamento delle attrezzature alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza stabiliti con vincolo di obbligatorietà dalla normativa europea» e ha pure «omesso di prevedere nel documento di valutazione dei rischi le misure di prevenzione e protezione adottate e da adottare in relazione all'utilizzo di mezzi e macchinari, trattore e retroescavatore utilizzati per i lavori agricoli». L'imprenditrice, difesa dall’avvocato Marco Angelini, viene perciò ritenuta responsabile di aver «cagionato la morte dell'operaio agricolo specializzato» che lei stessa aveva «incaricato (pur essendo formalmente dipendente di altra impresa individuale) di compiere alcune operazioni di scavo sulle scoline del terreno di sua proprietà». Tra le fonti di prova elencate nell’atto mediante il quale viene sollecitato il rinvio a giudizio ci sono le comunicazioni della notizia di reato, denunce, annotazioni e relazioni della stazione carabinieri di Castiglione del Lago e dell'Usl Umbria 1 oltre che della Struttura Complessa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Panicale. Si aggiungono le sommarie informazioni, il fascicolo fotografico, la consulenza tecnica e il verbale di interrogatorio. Le persone offese sono invece assistite dagli avvocati Antonio Cozza e Giulia Camorri. 
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