Liceo classico scippato di cinque aule: si cerca una soluzione

Liceo classico scippato di cinque aule: si cerca una soluzione
di Lorenzo Pulcioni
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Martedì 21 Luglio 2020, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 11:29
Cinque aule in meno e una quarta ginnasio in più il prossimo settembre. Situazione complicata quella del Liceo Classico Tacito in vista della riapertura delle scuole che si annuncia già di per sè piena di incertezze per l'emergenza Covid.
Con i lavori di adeguamento sismico che partiranno tra pochi giorni in diversi plessi scolastici, il Comune di Terni ha dovuto richiedere le cinque aule della scuola elementare Anita Garibaldi che negli ultimi dieci anni erano state utilizzate per ospitare gli studenti del vicino Liceo, di proprietà della Provincia. Aule che sono necessarie per spostare gli alunni dalle altre scuole comunali dove sono in corso i cantieri anti-sismici e che il Comune deve portare avanti per evitare di perdere il finanziamento da 4 milioni di euro.
Per gli studenti del lice classicoo, quindi, si cerca una sistemazione che potrebbe essere non più vicinissima. Di questo si è parlato nella seduta congiunta della Prima e Seconda commissione consiliare.
«Mancano le linee guida del ministero che interessano tutte le scuole di ogni ordine e grado» ha detto l'assessora alla Scuola Cinzia Fabrizi. Il problema riguarda gli spazi e la maggiore richiesta di aulee per le norme di distanziamento. Sulla questione del liceo classico e della scuola elementare Anita Garibaldi, la presidente della Seconda Commissione Rita Pepegna ha precisato: «Non è vero che il Comune vuole sfrattare dalla vicina scuola elementare cinque classi del liceo. Il Comune ha chiesto semplicemente di avere, anche in un altro edificio, a disposizione altrettante aule. Ne è nato un confronto con la Provincia, spero che gli incontri che si terranno a brevissimo trovino una soluzione e si eviti un braccio di ferro che rischia solo di penalizzare alunni e famiglie».
L'assessora ai Lavori Pubblici Benedetta Salvati ha detto di confidare nello spirito di collaborazione tra gli Enti e si è presa un impegno sui lavori alla scuola Carducci: «Speravamo si liberassero gli spazi del Donatelli e del Matteotti, non è stato così e abbiamo dovuto chiedere le aule al Classico.
I lavori di adeguamento sismico sono importanti tanto quanto le problematiche del Covid, dobbiamo procedere perchè non possiamo perdere i finanziamenti a gare assegnate. Per quanto riguarda la scuola Carducci andrò personalmente a fare il sopralluogo. In base agli accordi tra l'ufficio di edilizia scolastica e la ditta incaricata posso assicurare che il 14 settembre i bambini rientreranno a scuola. Se restereranno dei lavori da fare non dovranno interferire con l'attività didattica».
La partita è tutta da giocare.
 
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