Terni. Il sindaco Bandecchi scrive al Viminale: «Sicurezza, serve l'esercito»

Terni. Il sindaco Bandecchi scrive al Viminale: «Sicurezza, serve l'esercito»
di Vanna Ugolini
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Giovedì 4 Aprile 2024, 08:42

LA POLEMICA

All'ondata di furti che sta creando una forte preoccupazione a Terni si risponde con l'esercito che pattuglia strade, l'allestimento di altre telecamere e una serie di iniziative che migliorano la qualità della vita dei residenti.
La polemica a distanza il prefetto di Terni, Giovanni Bruno - che nei giorni scorsi ha chiesto più collaborazione da parte del Comune - e il sindaco Bandecchi continua. Anche se il vicesindaco Riccardo Corridore e il consigliere con delega alla Sicurezza, Raffaello Federighi, smorzano i toni e parlano di collaborazione con il comitato per l'ordine e la sicurezza che si riunisce in prefettura. «Nonostante il Comune abbia compiti residuali per quanto riguarda a sicurezza noi stiamo facendo la nostra parte. Prima abbiamo messo a disposizione i vigilantes (che possono occuparsi solo della tutela dei beni comunali e non fare interventi di polizia ndr) chiedendo una riunione al comitato per l'ordine e la sicurezza perchè si potesse costituire una rete con le forze dell'ordine. Riunione che non è mai stata fatta. Poi comunque siamo andati avanti con l'aumento nell'organico del comune dei vigili urbani e con l'acquisto di telecamere».
Ventidue di queste sono state installate, altre trentadue, promette il vicesindaco, verranno posizionate al massimo entro luglio. La novità è che la videosorveglianza, per la prima volta, riguarderà anche i parchi pubblici. Resta comunque il problema dell'efficacia delle telecamere, sempre invocate come panacea contro i furti e gli scippi ma che poi, spesso si rivelano inefficaci. Intanto perchè non c'è personale sufficiente per il controllo in diretta e, in secondo luogo, perchè basta un cappuccio o un passamontagna perchè il ladro possa rendersi irriconoscibile, come è successo negli ultimi episodi di furti nei negozi. Un problema che il vicesindaco ammette, aggiungendo che «l'aumento in organico dei vigili urbani servirà anche a controllare in diretta le videoriprese», che, peraltro, restano in memoria, a disposizione delle forze dell'ordine, per una settimana.
Secondo Corridore e Federighi, comunque, la richiesta ufficiale presentata da Bandecchi al Viminale il 27 marzo scorso, di inserire anche Terni nell'elenco delle città che sono pattugliate dai militari nell'ambito del progetto "Strade sicure", insieme alle altri iniziative che sono in itinere, «rappresentano un mix di interventi importanti per la città e dimostrano quanto il tema della sicurezza sia principale pr questa amministrazione. Anzi, ci piacerebbe che l'opposizione ci stimolasse maggiormente, dato che la sicurezza deve essere un obiettivo importante per tutti».
L'altro capitolo che l'amministrazione comunale vorrebbe cominciare a scrivere è quello della sicurezza che viene definita "partecipata", ovvero tutta quella serie di azioni che migliorano la qualità della vita delle persone e del tessuto urbano per cui, indirettamente, influiscono positivamente sulla sicurezza. «Migliorare l'illuminazione è un esempio» spiega Federighi. A cui si aggiunge anche l'auspicio dell'assessore allo Sviluppo economico Sergio Cardinali: «Stiamo lavorando con le imprese per un welfare aziendale che abbia ricadute sociali». Un capitolo ancora tutto da scrivere su cui si misurerà la capacità di creare le cosidette "buone prassi" a favore dei cittadini da parte dell'amministrazione.

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