Anziano e disabile: «Sono prigioniero in casa»

Anziano e disabile: «Sono prigioniero in casa»
di Sergio Capotosti
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Venerdì 13 Gennaio 2023, 08:48

TERNI Almeno la decenza di rispondere. Niente, nemmeno quella». Paolo Stecca più che arrabbiato è amareggiato. «Tanta indifferenza verso un disabile è desolante», aggiunge Stecca, medico di 75 anni, che ha richiesto uno stallo di sosta per invalidità. «Lo prevede la legge 104 che ho citato per chiedere al Comune quello che mi spetta», prosegue Stecca con un passato da consigliere comunale «ai tempi di Ciaurro» rivendica con orgoglio. Malgrado la richiesta si stata inviata al Comune uno anno fa (a febbraio del 2022) nessuno si è preso la briga di rispondere a Stecca. «Ho fatto scrivere anche dall'avvocato ma anche in questo caso nessuna risposta», sottolinea ancora il medico settantacinquenne invalido civile al 100%. Per Stecca il rientro a casa è una lotteria. «Quando va bene come oggi (ieri, ndr) trovo posto vicino casa», dice il medico indicando la sua auto parcheggiata sotto l'arco di via De Filis, a due passi dal suo appartamento che si trova a Corso Vecchio all'altezza della chiesa di San Lorenzo. «Ecco quando sono fortunato parcheggio qui e posso arrivare facilmente a casa», spiega Stecca. Ma quando la fortuna non gira il rientro a casa diventa un vero incubo, considerando le difficoltà nella deambulazione che condiziona il vivere quotidiano del settantacinquenne.
Eppure la soluzione ci sarebbe: uno stallo di sosta personalizzato, di quelli che si rilasciano con tanto di permesso e numero di targa assegnato. «Qui fino a qualche tempo fa ce ne era uno», dice Stecca indicando uno spazio in via De Felis, a due passi dall'arco. Sulla carta basterebbe ripristinare quello spazio, ed è quello che semplicemente ha chiesto Stecca. Ma è qui che iniziano i problemi, sopratutto per effetto del nuovo regolamento approvato dal Consiglio comunale tre anni fa. Regolamento che di fatto consente di autorizzare uno stallo di sosta per invalidità sono nelle zone dove c'è un'alta densità di traffico. Ma giocoforza all'interno di una Ztl non può esserci un'alta densità di traffico tale da autorizzare l'installazione. Una novità che ha colpito centinaia di disabili come Stecca che vivono all'interno della Ztl. «Secondo questo regolamento i disabili che vivono all'interno della Ztl che devono fare? Non uscire più di casa? Siamo all'assurdo perché la legge 104, una norma nazionale, non può essere disattesa in questo modo», prosegue Stecca. Ma il punto più triste di questa vicenda è che nessuno si è preso ancora il fastidio di spiegare a questo signore disabile di 75 anni le ragioni di tanta indifferenza rispetto a quella che in fine dei conti è una richiesta di aiuto. «è la cosa che più mi amareggia», conclude Stecca.
Anziano, disabile e senza un posto auto privato che le legge prevede. La sua colpa? Vivere in centro.
 

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