Terni. La seconda vita della pineta Centurini: diventa bosco urbano

Terni. La seconda vita della pineta Centurini: diventa bosco urbano
di Monica Di Lecce
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Sabato 13 Gennaio 2024, 09:32

LA DECISIONE

La seconda vita della Pineta Centurini passa per le nuove piantumazioni. Nelle prossime settimane, infatti, verranno messi a dimora gli alberi al posto dei pini tagliati l'estate scorsa. L'abbattimento si era reso necessario per il rischio crollo viste le loro condizioni determinate anche dalla mancata manutenzione nel corso degli anni. A fine agosto furono così abbattuti un centinaio di pini tra la parte pubblica e quella privata. Per ogni pino tagliato l'amministrazione comunale aveva annunciato il reimpianto con un rapporto di 2 a 1. Si era parlato di aceri, tigli e frassini ma la varietà di specie individuate dai tecnici è più ampia.

Le piantumazioni partiranno in questi giorni. «Dovevamo aspettare la stagione giusta - spiega l'assessora all'ambiente Mascia Aniello - ora ci siamo.

Contiamo di procedere da metà gennaio. Le operazioni andranno concluse entro il 31 marzo». La pineta Centurini si inserisce in un piano comunale straordinario più ampio che prevede piantumazioni e potature, con una programmazione puntuale della manutenzione del verde.

«Nei giorni scorsi spiega ancora l'assessora Aniello - gli uffici hanno indetto un avviso pubblico per manifestazioni di interesse, un appalto da 140.000 euro: entro il 31 marzo, ultima data utile per le potature, procederemo così a un intervento massiccio di sfoltimento in numerosissime zone della città». Le aree interessate vanno da via dello Stadio a viale Aleardi, da via Tre Venezie a via Rossini, da via Liutprando a viale della Stazione, da via del Rivo a Lungonera, da via Battisti a via Angeloni, da via Curio Dentato a via I Maggio, da viale VIII Marzo a viale Villafranca, da via Mazzini a via Alfonsine, fino a Piediluco. «Un'operazione generalizzata e qualificata aggiunge - che a Terni mancava da oltre 10 anni». Nel frattempo Afor nelle prossime ore procederà allo sfoltimento e alla risagomatura delle essenze presenti a piazza Tacito. Per quanto riguarda più nello specifico le piantumazioni, a breve partiranno sia quelle già programmate nel secondo semestre del 2023 che una parte di quelle previste per quest'anno. «I tecnici fa sapere Aniello - hanno suggerito quasi tutte autoctone specie: carpino, acero campestre, tiglio, leccio, frassino minore e frassino ossifillo, cipresso comune e querce roverelle. Le valutazioni hanno riguardato numerose variabili, tra cui l'adattabilità all'ambiente urbano e alle condizioni climatiche, nonché la capacità depurativa rispetto agli agenti inquinanti. E' stato considerato anche il posizionamento, preferendo sugli assi stradali piante sempreverdi, che contribuiranno a proteggere l'abitato dal rumore e dalle polveri sottili».
Monica Di Lecce
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