«Sorpassi azzardati e mancanza di rispetto»: in Umbria 20mila ciclisti a rischio

«Sorpassi azzardati e mancanza di rispetto»: in Umbria 20mila ciclisti a rischio
di Michele Milletti
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Lunedì 8 Maggio 2023, 07:00

PERUGIA - Almeno ventimila ciclisti sulle strade dell’Umbria. Tra chi lo fa per sport, chi è «incallito» e i passeggiatori della domenica. Un numero importante, in aumento costante e che testimonia come anche a seguito della diffusione dei modelli elettrici e con pedalata assistita le biciclette rappresentino ormai anche un consolidato mezzo di locomozione. 

«Il problema però è che mancano strutture adeguate e, in molti automobilisti, anche rispetto della presenza dei ciclisti lungo le strade». All’indomani della tragedia di Marco Minelli, il 41enne di Valfabbrica morto a Gualdo Tadino sabato pomeriggio in bici dopo un incidente con un furgone, il presidente del comitato umbro della Federazione ciclistica, Massimo Alunni, lancia un nuovo allarme. Perché i fatti delle ultime settimane raccontano come quei ventimila ciclisti di fatto siano a rischio.

E se per quanto riguarda il decesso del 41enne sono in corso tutti gli accertamenti del caso, con un fascicolo d’indagine che come da prassi è stato aperto con l’ipotesi di reato di omicidio stradale con tanto di autopsia che dovrebbe essere disposta nelle prossime ore, la problematica non si esaurisce “solo” al dramma di una giovane vita spezzata durante un’uscita in bici ma appunto si allarga alle tante persone che scelgono le due ruote per muoversi o anche con l’arrivo della bella stagione per passare qualche ora all’aria aperta.
«Quello che vogliamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica - dice Alunni - è che la differenza tra noi ciclisti e un ragazzino su uno scooter, a livello di presenza in strada e attenzione, è ormai minnima. La velocità, i sorpassi azzardati e le distrazioni sono all’ordine del giorno da parte di molti automobilisti. È una questione proprio di mancanza di rispetto. Oltre all’assenza di una legislazione sul rispetto del ciclista, tipo il sorpasso a un metro e mezzo, attesa da anni ma che non viene mai fuori. Dobbiamo lavorare sull’educazione e pensare che sorpassare un ciclista è come sorpassare un’auto o uno scooter. Alcuni lo hanno recepito, ma resta una certa percentuale che non si comporta in modo giusto».
Anche perché, come detto, la popolazione in bicicletta è in continuo aumento. «Solo come federazione ciclistica siamo tremila iscritti ma i ciclisti sono moltiplicati».

Quanti? Una stima parla di almeno ventimila utilizzatori della bicicletta. Soprattutto perché con le biciclette elettriche anche in zone come Perugia diventa meno difficile uscire in bici. Per questo «deve cambiare l’ottica di come vedere il ciclista sulla strada». 

STRUTTURE CARENTI 
Ma c’è di più. «Siamo indietro con le strutture. L’inverno scorso ho fatto 70 chilometri in Svizzera, 55 solo di piste ciclabili. In Slovenia nei paesini tutti hanno la pista ciclabile - continua Alunni -. In Italia in generale, e in particolare in Umbria, non è così. Noi abbiamo i bambini che corrono, fino a 12 anni li tieni in piste chiuse. Poi dove li alleniamo? Sulla strada. Al 90 per cento c’è la possibilità di seguirli con l’ammiraglia, ma sono sulla strada. Anche mio figlio corre in bici, e ogni volta che esce sua madre ed io siamo preoccupati. Anche oggi (ieri, ndr) uscendo per strada incontri la famiglia in bici. Camminano lungo le strade, con le auto che passano a fianco. Sono necessarie maggiore educazione e attenzione. Il ciclismo è uno sport bellissimo e un’attività bellissima. Ma vanno tutelati».

INVESTITO AL LAVORO
A proposito di persone su due ruote investite da auto, nel pomeriggio di sabato si è avuto un incidente a Perugia che viene considerato come incidente sul lavoro ma che di fatto è stato un investimento. Un rider trentenne, infatti, mentre si accingeva a fare delle consegne a bordo del suo scooter è stato investito da un’auto che, secondo quanto si apprende, non avrebbe rispettato lo stop. L’uomo è stato portato in ospedale e per fortuna non è in gravi condizioni.

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