Gubbio-Perugia, Paz accende subito il derby e il guizzo basta per vincere

Un duello gtra Paz e Udoh
di Massimo Boccucci
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Lunedì 18 Marzo 2024, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 09:03

GUBBIO - Avete presente l’andata? Stavolta segna Paz dopo 7 minuti, al Curi l’aveva fatto Vazquez al 9’. Anche questo derby se lo prende il Perugia che ha più fisicità e mestiere, torna alla vittoria in trasferta dopo tre sconfitte e ferma il Gubbio che al Barbetti non perdeva dal 4 marzo 2023 contro Olbia. Sotto gli occhi del designatore della Can C, Maurizio Ciampi, di Walter Novellino, e dei sindaci Filippo Mario Stirati (occhi sui fari quando si sono accesi nella ripresa) e il gualdese Massimiliano Presciutti. Sull’episodio iniziale i grifoni costruiscono le proprie fortune. Dalla battaglia fin dal fischio d’avvio escono subito i biancorossi che si aprono la strada sulla sinistra con Lisi, il cui cross perfetto in area viene raccolto da Paz che arrivando dalla porta opposta a centro area prende il tempo a tutti e di testa non perdona segnando il suo settimo gol, oltre a due assist, in 26 presenze.

Anche al Curi il Perugia guidato da Baldini segnò subito e quell’episodio si rivelò decisivo. Il contraccolpo per i rossoblù si vede, tanto che Lisi continua ad affondare sulla fascia e Paz cerca ancora la porta con un tiro alto da lontano, poi il Gubbio si scuote e Desogus dal limite mette nel mirino Adamonis che non si fa sorprendere (13’). Adesso il Grifo agisce prevalentemente di rimessa e la squadra di Braglia prende l’iniziativa cercando la soluzione dalla distanza con Corsinelli, che manda fuori non di molto (23’), e prova poi con Bernardotto che servito da Di Massimo prende l’esterno della rete (26’).

Ci mette molto mestiere Perugia nel gestire la partita abbassando il ritmo e con qualche avanscoperta, come quando Seghetti calcia alto in corsa col mancino (28’) e Iannoni trova il varco per impegnare a terra Vettorel (33’), tra i duelli molto fisici soprattutto a centrocampo. La giocata per andare al raddoppio il Perugia se la procura con la pressione di Kouan su Mercati e Tozzuolo in affanno, per involarsi solo verso la porta decidendo di aprire a destra per Sylla che viene chiuso dal portiere (40’). Anche questo sa di schiaffone e la reazione sta nel traversone di Corsinelli che Bumbu gira di testa sul fondo.

Nella ripresa ci sono subito le mosse dei tecnici e il Gubbio tiene il pallino, con Mercadante appena entrato che sferra il mancino alto di poco (12’) e poco dopo Bernardotto di testa manda sul portiere. Il derby si fa più sporco, i grifoni continuano a gestire, prende il sopravvento la curva biancorossa coi cori dei tifosi contro Santopadre e c’è un parapiglia sulla trequarti che l’arbitro seda con le ammonizioni di Adamonis e Bernardotto, che di lì a poco va giù con Lewis ma Arena vede un fallo dell’attaccante.

Non vengono premiati gli sforzi del Gubbio, che si riversa a pieno organico verso l’area, e il Perugia sa proteggersi. Finale ad alta tensione tra Formisano che litiga in campo e Santopadre che discute animatamente coi tifosi rossoblù alzando il doppio dito medio.

Alessandro Formisano incassa il pieno ed è felice: «Credo che il risultato sia giusto, in certe partite conta molto il comportamento emozionale e la squadra ha avuto cuore.

Avevo chiesto di partire subito forte e di sorprenderli, così è stato. Il Gubbio è forte, soprattutto in attacco. Abbiamo cercato di non farli ripartire, grande partita dei nostri attaccanti perché hanno saputo limitare il palleggio del loro play. L'avevamo preparata così, la nostra tattica ha funzionato e la squadra ha avuto tanta umiltà rispettando l'avversaria. Nel primo tempo potevamo pure raddoppiare con Sylla. Nella ripresa abbiamo sofferto ma proprio in questo la squadra mi è piaciuta».

Stirpe Vulikic esalta la prestazione: «Approccio giusto, siamo stati subito aggressivi e compatti sbloccando con merito e per questo dico che la vittoria è giusta. Trovato un Gubbio forte, lo sapevamo. Volevamo la vittoria, ottenuta da squadra vera».

I rimpianti di Piero Braglia sul fronte Gubbio: «Tutta la settimana avevo avvertito i miei che non dovevano dare spazio a Lisi perché è capace di fare i cross, così Paz ha segnato. Non è stato facile giocare contro questo Perugia che ha giostrato palla dal basso con l’aggressività nella loro metà campo. Abbiamo faticato a creare superiorità e non siamo stati capaci nell'uno contro uno. I ragazzi dicono che il rigore su Bernardotto c’era. Era successo anche a Cesena. Non mi va di essere preso in giro».

Gubbio (4-3-2-1): Vettorel 6; Corsinelli 5.5 (11’ st Morelli 6), Tozzuolo 6, Signorini 5, Calabrese 6 (11’ st Udoh 6); Mercati 5 (1’ st Rosaia 6), Casolari 6.5 (33’ st Brambilla 6), Bumbu 5.5; Di Massimo 6, Desogus 5.5 (11’ st Mercadante 6); Bernardotto 5. A disp.: Greco, Stacchiotti, Pirrello, Gnazale. All.: Braglia 6

Perugia (3-5-2): Adamonis 6; Mezzoni 6.5, Lewis 7, Vulikic 6.5 (26’ st Souare 6); Paz 7 (38’ st Angella ng), Iannoni 6.5 Torrasi 6, Kouan 6.5, Lisi 6,5 (26’ st Cancellieri 6); Sylla 5.5 (7’ st Vazquez 5.5), Seghetti 6 (38’ st Agosti ng). A disp.: Abiti, Cudrig, Bozzolan, Polizzi, Giunti, Viti, Ricci. All.: Formisano 6.5

Arbitro: Arena di Torre del Greco 6.5

Rete: 7’ pt Paz

Note: spettatori 4.027, di cui 621 abbonati e 1.174 ospiti; incasso globale 36.845,06 euro. Espulso: Barberio (42’ st), preparatore atletico del Gubbio, per proteste. Ammoniti: Paz, Mercati, Sylla, Calabrese, Rosaia, Bumbu, Adamonis, Bernardotto, Iannoni, Morelli Angoli: 7-1 per il Gubbio. Recupero: 1’-5’.

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