Grifo, Baldini cerca il salto di qualità

Il tecnico del Perugia Francesco Baldini
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Lunedì 27 Novembre 2023, 07:40
PERUGIA - Probabilmente ha ragione Francesco Baldini quando ricorda i tanti punti ancora a disposizione e le lacune d’organico. La sensazione è che tuttavia le chances di raggiungere il primo posto per il Perugia siano sfumate già venerdì. Proprio così se si prendono in esame le dichiarazioni del tecnico del Perugia. Una vera e propria opera di “cerchiobottismo”. Giusta o sbagliata che sia, va analizzata perché ha fatto da presupposto al match pareggiato contro la Carrarese in un Curi semi deserto. 
Da un lato la legittima sottolineatura del lavoro di amalgama, aspetto che non può essere messo in discussione senza se e senza ma, dall’altro una presa d’atto dei limiti offensivi della squadra. Tutto giusto, restano però otto “X” alla voce risultati che se non sono un record poco ci manca, pareggi arrivati anche a causa di scelte quanto meno discutibili. Il trainer biancorosso si è ricordato della beffa di Rimini arrivata dopo una serie di sostituzioni opinabili che riguardavano non solo il famigerato e scarno attacco ma anche l’abbondanza a centrocampo da lui esaltata. I cambi di Iannoni e Kouan, due pedine fondamentali allora e pure adesso sono stati pagati a carissimo prezzo. Lì per lì, però, il passo falso è stato imputato al fumogeno che ha costretto alla sospensione della partita. Più o meno simile il discorso relativo al Pineto e alla vicenda Vazquez in merito all’infortunio. 
Domanda: ma se il giocatore non stava bene tra il primo e il secondo tempo perché rischiarlo? E poi, come mai il buon Mularoni, allenatore in seconda del Grifo non ha fatto cenno al risentimento del giocatore? E ancora, perché inserire Cudrig anziché Matos? Domande senza risposta a cui si aggiunge quella riguardante la Torres. Già perché con 10 punti di vantaggio sul Grifo non c’è solo il Cesena, ma anche la squadra sarda. Pensare che tra la formazione sassarese e il Perugia ci sia questa differenza tecnica espressa dalla classifica appare assurdo. 
Baldini prova a guardare avanti malgrado comincino a venire meno alcune certezze. «Il Cesena sta dando continuità a quanto di buono fatto l’anno scorso - ricorda il tecnico del Grifo - lo stesso vale per la Torres. Noi siamo partiti con tante difficoltà ma siamo lì e ce la giochiamo partita per partita. Io penso che abbiamo una buona squadra, soprattutto a centrocampo, ma con margini di miglioramento. Dobbiamo cercare di ridurre i punti di distacco. Il Cesena ha davanti partite toste. Punto al massimo, non mi accontento. Vado avanti su questa strada, con 24 partite da giocare può ancora succedere qualsiasi cosa». Si può essere d’accordo, magari rimarcando oltre ai problemi offensivi anche la qualità di buona parte della difesa e di una prima linea comunque composta da Matos, punto fermo di Alvini in B due anni fa, Ricci a cui manca solo il ritmo partita e un Seghetti che si é dimostrato assolutamente valido ma l’impressione è che al netto dei problemi sbandierati ai quattro venti, questa squadra qualcosa di più potesse e possa fare. 
Se é vero che il Cesena appare sulla carta superiore ai grifoni (meno di quanto dica la classifica) è altrettanto vero che è lecito attendersi altro, in soldoni, alzi la mano chi a inizio stagione pensava a un Perugia con meno punti di quelli totalizzati finora. Serve un ulteriore step, inutile girarci tanto intorno e anche da parte del tecnico di Massa. A Olbia bisognerà andare a vincere senza tanti giri di parole o iperboli su un avversario che merita comunque rispetto, cercando di arrivare allo scontro diretto con il Cesena con almeno altri sei o sette punti in più classifica, altrimenti tutti saranno chiamati in causa. 
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