Foligno, storica pizzeria chiude dopo 36 anni. «Tanti clienti sono diventati amici veri e ora mi attende il meritato riposo»

Parla Fabrizia Valentini, anima e motore della pizzeria “Rossi”

Foligno, storica pizzeria chiude dopo 36 anni. «Tanti clienti sono diventati amici veri e ora mi attende il meritato riposo»
di Giovanni Camirri
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Giovedì 23 Giugno 2022, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 14:14

FOLIGNO - «In questo locale sono passate generazioni e generazioni di Folignati. Soprattutto studenti. Ora, dopo 36 anni di attività, è il momento di riposarsi e sabato sarà l’ultimo giorno di apertura». A raccontare a Il Messaggero questa scelta è Fabrizia Valentini anima e motore della pizzeria “Rossi” di via Gentile da Foligno. Quel locale è stato meta di passaggio e sosta di generazioni di folignati che, almeno una volta nella vita, hanno acquistato proprio li un trancio di piazza. «Ho aperto l’attività – dice ancora Fabrizia Valentini che con qualche difficoltà riesce a trattenere la commozione – il 13 dicembre 1986 e da allora, giorno dopo giorno alzandomi alle 5 del mattino, ho sfornato talmente tante pizze che non riesco nemmeno a contarle. Abbiamo sempre realizzato pizze tradizionali. E questo è stato apprezzato dai clienti che poi sono diventati amici. La scelta di chiudere – prosegue – ancora non l’abbiamo detta a tutti. Con alcuni ne abbiamo parlato e il passo verso i ricordi e quello all’abbraccio segnato da un lungo, reciproco, affetto è stato il regalo più bello. Abbiamo servito in questi 36 anni clienti di tutte le età. Questa è una zona di transito dove è possibile fare una sosta, anche solo per scambiare due chiacchiere. Anni di lavoro, dunque, ma anche anni di grandi soddisfazioni. E dopo che ne sono trascorsi 36 ho deciso che questo è il momento del meritato riposo. Sabato sarà l’ultimo giorno di apertura. Sto vivendo tante emozioni, ma ho fatto una scelta – conclude – ponderata».

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«Siamo tutti dispiaciuti – dice uno dei clienti storici della pizzeria – perché questa attività ci mancherà da tanti punti di vista.

Primo fra tutti quello del fattore umano e poi anche dal punto di vista della pizza. Non avere più quella margherita con aggiunta di salamino piccante amplificherà la nostalgia». Un altro pezzo di storia cittadina chiude. Una scelta legata al “meritato riposo” dopo 36 anni di lavoro duro, ma sempre fatto col sorriso e con una buona parola per tutti. Un lavoro che se può apparire semplice, perché si tratta di fare la pizza, di sicuro non lo è. Ci sono tempi da rispettare per la produzione, ci sono gli orari di apertura al pubblico e si deve stare anche dietro il bancone sapendo ascoltare per capire i gusti del cliente. Per mantenere viva questa e altre memorie delle attività produttive, dei negozi, degli artigiani cittadini si potrebbe pensare alla realizzazione di un registro che superi le saracinesche chiuse e mantenga aperto il ricordo di quei negozi, di quegli artigiani, di quei bar o ristoranti, solo per citare alcune tipologie di attività, che sono stati elementi dell’evoluzione di Foligno. Potrebbe diventare anche un termometro per vedere di più e meglio come cambia la città e come si evolvono proposta e domanda, centro e periferie. Un ragionamento sul punto si potrebbe aprire e costituirebbe un fare memoria per evitare l’oblio naturale dovuto allo scorrere del tempo.

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