Foligno, truffe agli anziani
Caccia alla banda, c'è l'identikit

Foligno, truffe agli anziani Caccia alla banda, c'è l'identikit
di Giovanni Camirri
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Domenica 19 Luglio 2015, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 19:21
FOLIGNO - Anziani nel mirino di abili truffatori, la polizia fa un passo avanti verso l’individuazione dei malviventi. Si spacciano per amici dei figli, si presentano come appartenenti (ovviamente falsi) alle forze dell’ordine o più semplicemente come figli o nipoti di un lontano parente arrivando a spacciarsi anche per amici di un qualche familiare della persona da colpire che, viene detto, è rimasto coinvolto in un incidente. Stavolta, però, c’è l’identikit.



Ci stanno lavorando squadra di polizia giudiziaria e scientifica del commissariato che sul punto, a quanto risulta a Il messaggero, hanno una idea chiara.

LA BANDA

Ad agire, infatti, sarebbero più soggetti, componenti di un gruppo criminale specializzato in truffe in danno di anziani, in particolare donne sole, che vengono individuate, monitorate fino ad ottenere una sorta di dossier con abitudini, legami familiari e d’amicizia. Un lavoro lungo che, vale ricordarlo, la banda di truffatori conduce con costanza criminale ed efficacia ben rodate. Il tutto avviene con un’azione operativa dei malviventi che si muovo senza dare nell’occhio. Ruoli ben definiti, quelli interni alla banda, che vanno dal “vampiro” che sapientemente riesce a carpire informazioni, anche fortuitamente, sul bersaglio, arrivando quindi ai “ganci” che vengono preceduti dall’azione del “telefonista”.

L’AZIONE

Quando la vittima viene agganciata e condotta a prelevare denaro, col quale far fronte alle richieste (false) dei balordi si concretizza la truffa che solo dopo qualche tempo viene scoperta. Le cifre richieste sono piuttosto alte e quando la vittima non ha al seguito contante, e le somme prelevabili non soddisfano i malviventi, viene chiesto anche oro e preziosi.

GLI ACCERTAMENTI

Gli investigatori del commissariato, guidato dal vicequestore aggiunto Bruno Antonini, hanno sviluppato una tesi investigativa basata sull’analisi del modus operandi dei balordi che s’è trasformato in una sorta di firma identificativa della batteria criminale che entra in azione. E fin qui l’indagine ha mosso e continua a muovere passi. Ma c’è di più perché le investigazione dei poliziotti potrebbero avere uno sviluppo ulteriore grazie ad una identikit che interesserebbe una o più figure del gruppo che truffa gli anziani. Sul punto, però, nulla trapela dalla polizia chesta conducendo una indagine blindatissima. L’invito, comunque, resta quello di segnalare ai numeri di pronto intervento ogni situazione anomala.

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