FOLIGNO - “Grazie ai processi di Selezione, ed in particolare alla parte inerente il percorso di accertamento medico, abbiamo salvato nell’arco degli anni vite umane”. Basterebbe questo passaggio per spiegare l’eccellenza riassunta nel Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito, di stanza alla “Caserma Gonzaga” di Foligno. Negli anni alcuni candidati che hanno raggiunto iLC entro hanno scoperto, e quindi si sono potuti curare, di soffrire di specifiche patologie proprio grazie alle agli accertamenti medici cui sono stati sottoposti. Un’eccellenza nell’eccellenza, quella del Centro comandato dal generale di Brigata Vincenzo Spanò che ora fa un ulteriore salto di qualità e diventa capofila di un progetto che riguarda l’informatizzazione del processo selettivo per il reclutamento del personale dell’Esercito. “Il candidato – ha sottolineato il generale Spanò – dopo le procedure di registrazione seguirà un iter che lo identificherà non più con nome e cognome, ma attraverso uno specifico codice. Un codice che, oltre ad innalzare il livello già presente di garanzia della privacy, consentirà di avere un quadro ancor più definito del percorso selettivo. Si tratta di un progetto che è stato pensato e sviluppato qui e che ora pone l?esercito all’avanguardia rispetto alle altre Forze Armate e ne sottolinea l’eccellenza nel sistema Difesa”. I candidati vengono dotati di una badge, di una casacca e di altre dotazioni informatiche che seguono tutte le fasi concorsuali informatizzate. Ma in cosa consiste l’innovazione introdotta dall’Esercito e come si concretizza l’esperienza made in “Gonzaga”? Si parte dalle le attività di riconoscimento digitale/anonimo, si prosegue con l’organizzazione informatizzata delle prove fisiche (su pista di atletica e palestra di muscolazione), quindi con l’organizzazione informatizzata presso i laboratori medici per le prove psicofisiologiche, poi organizzazione informatizzata inerente l’associazione candidato/psicologo per le prove attitudinali, quindi c’è l’aula informatizzata per le prove attitudinali. Il tutto senza dimenticare la sala server che è il cuore informatico del progetto. “Questo sistema – ha ribadito il generale Spanò – di nuovissima concezione permette, come detto, di tutelare la privacy del candidato, garantendo al contempo criteri di massima trasparenza e anche una giusta ottimizzazione delle risorse umane arrivando a mettere a disposizione dello stesso candidato un feedback rispetto a quanto riassunto nella cartella digitale di riferimento che lo interessa. È un progetto ambizioso figlio – conclude – di una organizzazione efficiente”.
LA VISITA
Ad inizio marzo il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, ha visitato la Caserma “Generale Ferrante Gonzaga del Vodice”.