Russia, i reclutamenti allarmano la Nato: «Sarà l'esercito più grande del mondo»

«Nei prossimi anni saranno 2 milioni i reclutati, Mosca produce più munizioni dell'intera alleanza atlantica»

Russia, i reclutamenti (e le munizioni) allarmano la Nato: «Sarà l'esercito più grande del mondo»
di Angelo Paura
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Venerdì 12 Aprile 2024, 22:40 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 08:35

La Russia è una «minaccia cronica» alla sicurezza del mondo e continuando così non solo avrà l'esercito più potente e numeroso d'Europa, ma anche la più grande produzione di munizioni rispetto ai 32 membri della Nato. Lo ha sostenuto in una testimonianza scritta, pronunciata davanti all'House Armed Services Committee, il generale americano Christopher Cavoli, a capo dello US European Command. Cavoli ha aggiunto che dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina l'esercito di Mosca è aumentato del 15%, mostrando come le forze russe riescano a rinnovarsi «molto più velocemente» di quanto stimato in precedenza da Washington. Nell'ultimo anno «la Russia ha aumentato la forza delle sue truppe di prima linea da 360.000 a 470.000» ha detto il generale che ha ricordato come il Cremlino riesca a reclutare circa 30.000 nuovi soldati ogni mese. Questo grazie anche all'aumento dell'età massima per il reclutamento, passata da 27 a 30 anni cosa che metterà a disposizione «2 milioni di coscritti nei prossimi anni», ma anche a campagne aggressive di reclutamento e incentivi per arruolarsi.

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GLI AIUTI ALL'UCRAINA

Cavoli ha parlato al Congresso per giustificare il budget della sua divisione e spiegare l'importanza degli aiuti americani all'Ucraina affinché il paese nei prossimi mesi non soccomba agli attacchi russi: Capitol Hill sta discutendo l'approvazione di 60 miliardi di dollari, che io i politici repubblicani stanno ritardando da sei mesi e che lo speaker della Camera Mike Johnson spera di far avanzare nei prossimi giorni. «Se non continuiamo a sostenerla, l'Ucraina finirà utili e intercettori della difesa aerea a breve. Sulla base della mia esperienza, se una parte può sparare e l'altra non può rispondere, la parte che non può rispondere perde», ha aggiunto il generale. La situazione di Kiev infatti peggiora giorno dopo giorno: le truppe russe sono più numerose di cinque volte rispetto a quelle ucraine. «In poche settimane il rapporto sarà di uno a dieci», ha detto Cavoli. Ci sono tuttavia forti perdite nell'esercito del Cremlino che secondo Washington raggiungono un totale di 315.000 uomini, a cui si aggiunge il 10% della forza aerea e oltre 2.000 carri armati. La situazione di Johnson è molto delicata: dopo aver rifiutato per mesi di mettere al voto un pacchetto di aiuti, spinto dalla destra repubblicana e dai politici MAGA, ora sta cercando di trovare un accordo, nonostante l'ala conservatrice repubblicana lo abbia minacciato di costringerlo a dimettersi. Il Pentagono ha mandato al Congresso anche il generale Celeste Wallander, che guida le politiche militari degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina: Wallander ha detto che 48 dei 60 miliardi saranno usati da appaltatori militari in 40 diversi stati che produrranno armi per l'Ucraina o riforniranno le scorte del Pentagono. Ma soprattutto ha ricordato che la Russia non solo sta cercando di conquistare la maggior parte di territorio ucraino possibile - oggi controlla circa il 20% - ma che rappresenta una minaccia di lungo termine per l'Europa. «Putin non si fermerà», ha concluso Wallander. Intanto un sondaggio Gallup pubblicato ieri afferma che il numero degli americani che crede si debba fare di più per sostenere Kiev è cresciuta, toccando il 36% dal 25% di novembre.

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