Foligno, il centro sociale che diventa “solidale” a fa parlare nonni e nipoti

FOLIGNO - Socializzazione, approfondimento della conoscenza del territorio, sviluppo di progetti tesi a favorire il confronto intergenerazionale e molto, molto, altro. Sono solo alcuni degli obiettivi che sta portando avanti il Centro sociale Anziani di San Giovanni Profiamma guidato dal presidente Oscar Martelli che è affiancato da l vice, Franco Mancinelli, dal segretario Paolo Messini e dai consiglieri Sante Meniconi, Sandro Falcinelli, Renato Scarponi e Stefano Cirocchi. Per capire cosa bolle in pentola basti pensare che una tre-giorni, che s’è conclusa ieri, è stata concentrata su un corso base sulle erbe campagnole. A tenerlo il professor Luciano Loschi, presidente dell’Accademia Umbra Erbe Campagnole Spontanee. Il tutto s’è articolato con una mostra e presentazione delle erbe spontanee del territorio, cui ha fatto seguito una passeggiata dedicata alla raccolta culminando, poi, ne “La cucina con le erbe campagnole”. “Stiamo lavorando – spiegano dal consiglio del Centro Sociale – per realizzare una serie di iniziative che vanno dallo sport alle conferenze, passando per cultura, territorio e beneficenza. E vogliamo farlo in piena collaborazione sia con le altre “anime” di San Giovanni Profiamma sia ragionando su collaborazioni con i borghi e i quartieri vicini.

L’idea di fondo è quella di far crescere questo territorio. Una crescita, però, che deve passare necessariamente attraverso la conoscenza che diventa a sua volta il volano per lo sviluppo di questo territorio. Uno dei progetti potrebbe interessare, in tale senso, anche un ragionamento sulla Flamini visto che proprio a San Giovanni Profiamma ci sono testimonianze- concludono – del suo antico tracciato romano”. Tante iniziative, quindi, pronte a sbocciare per dare una spinta di forte crescita ad un territorio, quello appunto di san Giovanni Profiamma, che vuole farsi conoscere di più e meglio. Ciò che il Centro Sociale di San Giovanni Profiamma vuole incrementare è il proprio ruolo di riferimento per la comunità locale e non soltanto. Un punto che, come detto in sinergia con le altre realtà del borgo, opera in spirito di collaborazione mantenendo , come è ovvio, una identità propria. E per implementare quella voglia di crescita il consiglio direttivo sta pensando anche a progetti e momenti di aggregazione dedicati ai più piccoli così da far crescere le nuove generazioni legandole ancora di più al loro territorio.