Covid-19 e fase 2: la ripresa dell'Umbria passa per la bicicletta. Ecco tutti i vantaggi per turismo, mobilità e salute pubblica

Covid-19 e fase 2: la ripresa dell'Umbria passa per la bicicletta. Ecco tutti i vantaggi per turismo, mobilità e salute pubblica
di Giovanni Camirri
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Domenica 10 Maggio 2020, 17:48
FOLIGNO - La bicicletta per gestire le modalità di ripresa fase 2-covid-19. Pietro Stella - Fiab , Maurizio Zara - Legambiente, Sauro Presenzini – Wwf hanno firmato congiuntamente un appello alle istituzioni regionali col quale offrono collaborazione invitando ad un confronto sulle proposte per affrontare la fase di ripartenza post epidemica , in un’ottica ambientalista che coniughi la ripresa economica con la salute e la sicurezza dei cittadini, e la tutela della meravigliosa natura dell’Umbria. Il coordinamento Fiab Umbria, Legambiente Umbria e Wwf Umbria vuole richiamare l’attenzione delle istituzioni regionali sulle modalità di ripresa fase 2 covid-19. “L’emergenza Covid-19 – scrivono Stella, Zara e Presenzini - ha messo in luce la necessità di attuare forme di progresso civico volte a garantire in primis la salute dei cittadini, migliorando la qualità dell’aria e riducendo l’uso dei veicoli più inquinanti a favore del servizio pubblico e della mobilità dolce, preservando le nostre città d’arte e i borghi, dal degrado e dall’inquinamento atmosferico ed acustico. Vorremmo condividere un ragionamento a supporto delle cause che ci stanno reciprocamente a cuore: il benessere dei cittadini e lo sviluppo economico della nostra regione. Il ragionamento riguarda le numerose opportunità che in questi due ambiti offre la bicicletta, oggi ancora più importanti nella gestione della fase 2”. L’impiego della due ruote può dare vantaggi in ambito di turismo, mobilità, salute pubblica. In materia di turismo: “questo settore economico è oggi uno dei più duramente colpiti del nostro territorio; il divieto di assembramenti renderà la vita difficile al turismo di massa, ma da questo frangente l’Umbria dei piccoli borghi può prendere linfa e dare respiro agli operatori economici attraverso lo sviluppo del cicloturismo, (il segmento con la crescita più alta degli ultimi anni), e le altre forme di turismo “lento” e “outdoor” che garantiscono per loro natura il distanziamento sociale a differenza di altre. Vi è la necessità di un sostegno concreto al settore cicloturistico da parte delle istituzioni. E per creare crescita serve: facilitare lo sviluppo di percorsi locali cicloturistici e pedonabili; adoperarsi in modo efficace per la manutenzione dei percorsi già esistenti; istituire di un tavolo di lavoro dedicato al turismo in Umbria. Passando alla mobilità: “La bicicletta in questo momento potrebbe essere una delle soluzioni migliori per attenuare i prossimi problemi di mobilità urbana e di peggioramento dell’impatto ambientale” ed occorrono : incentivi all’acquisto di biciclette, biciclette elettriche, cargo-bike, con attenzione particolare ai centri con meno di 50mila abitanti; incentivi economici e premialità per chi usa la bici nel percorso casa-lavoro e casa-scuola; sostegno alle amministrazioni comunali nell’attuazione di una rete di mobilità di emergenza(RME) ampliando gli spazi dedicati alla mobilità pedonale e ciclistica; istituzione già dal prossimo settembre per l’anno scolastico 2020-21 delle “strade scolastiche” in modo diffuso, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale; incentivazione della ciclologistica e delle consegne a domicilio; sollecitazione di iniziative congiunte e coordinate tra amministrazioni locali ed esercenti nel creare isole pedonali, Ztl; incremento delle forme di inter-modalità treno+bici e bus+bici, a vantaggio sia di lavoratori pendolari sia di turisti, attraverso l’azzeramento del costo del biglietto trasporto bici. Vantaggi ci saranno anche a livello di salute pubblica soprattutto perché la bicicletta consente di mantenere la distanza di sicurezza.
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