Città di Castello, tornano i Babbo Natale in canoa sul Tevere

La discesa di 25 Babbo Natale sul Tevere
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Martedì 26 Dicembre 2023, 20:59

PERUGIA - Babbo Natale dalle renne alle canoe. Succede a Città di Castello dove, puntuale ormai da 43 anni, è sceso a colpi di pagaia fra le sponde del Tevere il pomeriggio del 25 dicembre. Con una cornice di pubblico straordinaria, come non si era mai vista, in prevalenza famiglie con bambini e turisti. Oltre 25 “Santa Claus” vestiti di tutto punto con tanto di barba bianca cappello e divisa rossa d'ordinanza hanno solcato le acque del Tevere
all'altezza del Ponte che attraversa la città per iniziativa del Canoa club Città di Castello.
Appena è scesa l'oscurità - è detto in una nota del Comune - i canoisti, travestiti da Babbo Natale hanno iniziato a
percorrere le acque del fiume, per circa 800 metri, con il presepe pensile illuminato, i fuochi d'artificio con la
suggestiva cascata di luci sull'acqua. Poi fuochi in prossimità delle sponde.
Non solo tradizione ma anche tanta solidarietà grazie alla presenza delle “farfalle”, donne operate al seno
dell'associazione Altotevere contro il Cancro, che praticano canottaggio per il recupero psicofisico dopo l'intervento: sono scese in acqua vestite da babbo natale a bordo del loro “dragon boat”, canoa da venti posti, della lunghezza di oltre 12 metri che deve il suo nome alla testa di drago sulla punta dell'imbarcazione, e che è particolarmente indicata per la riabilitazione. Il progetto Dragon boat, ideato da Rossella Cestini, scomparsa la scorsa estate, è nato nel 2016 dalla collaborazione tra associazione Altotevere contro il cancro, Farfalle, Regione, Federazione canoa-kayak, canoa club Città di Castello ed Usl Umbria 1, insieme a Comune e Coni Umbria.
«Con il Natale in canoa - hanno detto il sindaco, Luca Secondi e gli assessori, Riccardo Carletti, Letizia Guerri,
Benedetta Calagreti e Michela Botteghi - si ripropone dopo oltre 40 anni lo spettacolo di luci e si torna a lanciare un messaggio di speranza al paese attraverso una manifestazione unica nel suo genere divenuta negli anni uno dei simboli di questa giornata, grazie anche alla presenza delle »farfalle« dell'Aacc, esempio per tutti».

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