Allarme cinghiali: a Perugia invasi i parchi dei bambini e orti distrutti

Allarme cinghiali: a Perugia invasi i parchi dei bambini e orti distrutti
di Michele Milletti
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Lunedì 28 Agosto 2023, 07:10
«Mi stanno distruggendo l’orto, cosa dovevo fare?». Sicuramente non uccidere utilizzando dei lacci per la cattura, perché oltre a bracconaggio è un vero e proprio atto di violenza e cattiveria. Ma è chiaro come non si possa nemmeno far finta che il problema non esista. E il problema in questione è quello dei cinghiali, sempre vicinissimi alle case e alle aree pubbliche.
Nelle ultime ore due casi riaprono una questione sempre attuale, dal momento che le segnalazioni e gli incontri ravvicinati sono frequenti.
Ma certo che tornare la sera, o fare due passi nel parco cittadino, e trovarsi una famiglia di cinghiali a spasso non è proprio il massimo. Èsuccesso nella serata di sabato, con i residenti che anche attraverso il gruppo Facebook “Genitori del parco Chico Mendez” hanno subito dato l’allarme ai vicini di casa e a chi vive nella zona intorno al parco. C’è anche chi ha raccontato di essersi trovato a tu per tu con i cinghiali nella zona del cavalcavia davanti al Curi. Massima attenzione non solo per bambini e anziani ma anche per i cani.
LA DENUNCIA
E poi c’è chi si prende una denuncia per aver ucciso almeno un cinghiale. Succede a un 83enne perugino, denunciato dai carabinieri forestali per l’istallazione di un laccio per la cattura di fauna selvatica sulla propria proprietà. In un’area parzialmente recintata nei pressi di alcune abitazioni, durante un controllo i militari hanno ritrovato la carcassa di un cinghiale femmina con il collo legato ad un cappio metallico fissato al tronco di una pianta. È arrivato nell’orto il proprietario che ha ammesso, per evitare danni alla proprietà, di essere l’autore dell’istallazione. Visto che non è in possesso di licenza da caccia gli sono stati contestati i reati per caccia con mezzi vietati ed esercizio in periodo di divieto che comporteranno contravvenzioni di tipo penale. L’uccisione di animale, con mezzi che hanno portato a gravi sofferenze e una lunga agonia dell’animale, è sanzionata dal codice penale in particolare nelle leggi speciali in materia di animali. 
ATTENZIONE ALLA SALUTE
Oltre, e sicuramente di più, la paura e anche la rabbia per le coltivazioni distrutte, ci sono eventuali ripercussioni per la salute pubblica da tenere presente. Tanto che infatti i carabinieri hanno affidato la carcassa ai veterinari dell’azienda Usl Umbria 1 al fine di effettuare le analisi per il controllo della diffusione della peste suina africana che, ad oggi, non è stata rilevata nel territorio umbro.
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