Da giugno, dopo la formazione a cura del Csv, associazioni e cooperative sociali offrono momenti di svago, crescita e condivisione. A Terni, nel parco del centro sociale Cesure, fino al 4 settembre, il “Summer city camp” propone attività ludico-creative, laboratori di pet terapy, musicali ed ecologici per bambini dai 6 agli 11 anni. Il campo estivo è organizzato dal Cesvol con la struttura comprensoriale Ancescao Umbria sud, il centro sociale e culturale Cesure, le associazioni Guglielmi e “Amici per la coda”.
Un centinaio i bambini che partecipano ai centri estivi della cooperativa sociale Cipss tra Guardea, Giove, Penna in Teverina, Narni Scalo e San Liberato. “Abbiamo coinvolto i Comuni - spiega Nancy Rizzo della Cipss - e insieme a loro abbiamo costruito i bisogni formativi e formato i gruppi”.
Ad Amelia, Arciragazzi Casa del Sole ha appena chiuso il centro estivo “Alla scoperta della natura”, proponendo laboratori di riciclo creativo, lettura, musica ed escursioni al Rio Grande, nel centro storico e al Planetario: “E’ stato impegnativo, soprattutto per il rispetto del distanziamento sociale e delle misure di sicurezza imposte dall’emergenza - dice Sandro Romildo. Per i bambini, reduci da tre mesi di isolamento, è stata un’esperienza significativa”.
Sempre ad Amelia l’emergenza covid ha imposto la rivisitazione del progetto che la Casa Laboratorio Cenci aveva messo a punto per i bambini. I soggiorni estivi residenziali non si sono potuti fare ma l’alternativa dei centri estivi, frequentati ogni settimana da 28 bambini dai 6 ai 13 anni, è stata molto apprezzata: “Un bilancio positivo - dice Lucio Mattioli. Per noi, che facciamo attività con bambini che arrivano da tutta Italia, è stato importante lavorare direttamente con questo territorio”.
A Orvieto il campus estivo “Ripartire giocando”, al quale hanno partecipato i bambini dai 6 agli 8 anni che hanno frequentato la prima e seconda della primaria di Orvieto Scalo. Ad organizzarlo il consorzio Coeso con l’istituto comprensivo Orvieto-Montecchio e il Comune di Orvieto: “Le attività - spiega Andrea Massino - si sono svolte a scuola. Tornare nella propria aula dopo l’emergenza covid significa per i piccoli un graduale ritorno alla normalità”. In campo per i centri estivi di New generation community anche Arci e Acli.
“Abbiamo rimodulato le attività individuando criteri di selezione che tengano conto degli elementi riscontrati in questa fase d’emergenza - dice Silvia Camillucci, coordinatrice del Cesvol. Le attività estive, didattiche educative o ricreative, hanno l’obiettivo di colmare il gap educativo emerso per la difficoltà, per i minori in povertà educativa, a seguire la didattica a distanza. E quello di prevenire la dispersione scolastica”.
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