«Venite a Ellera e vedere. E capirete da dove arrivano questi ragazzi», racconta chi vive la zona e la conosce. «Sono di origine straniera ma anche italiani, giovanissimi. Ci sono anche ragazzine. Ragazzi difficili di famiglie difficili. C’è anche chi, sporadicamente non va a scuola». Una situazione complessa da gestire che ogni tanto ha ritorni di violenza che fanno paura.
Se a Corciano (Ellera) l’attenzione è nell’area dei centri commerciali, a Perugia l’occhio su chi si muove in gruppo con le regole della baby gang, è acceso sulla zona di San Francesco al Prato oltre alla parte dell’acropoli nel triangolo piazza Italia, via Baglioni e corso Vannucci. Da qualche mese suona il silenzio su quella fetta di acropoli. ma, per esempio, la polizia locale ha identificato diversi ragazzini sia per la droga che per gli atti vandalici. La zona di San Francesco al Prato è stata quella più calda. C’è chi interpreta questo silenzio con un ragionamento molto facile: d’estate in centro a Perugia, d’inverno al centro commerciale a Ellera. Ragionamento semplice, ma efficace.
Le indagini sull’accoltellamento vanno avanti. Il cerchio si stringe sul giro dei ragazzini violenti, le telecamere hanno un ruolo chiave per l’indagine sulla resa dei conti.
LA PAURA
La vicenda dell’accoltellamento del ragazzino di 14 anni avvenuto giovedì sera, allunga la lista degli episodi che accendono la paura. A San Mariano, un tiro di schioppo da via Gagarin, sono le auto che sono finite nel mirino. Con una lunga serie di spaccate. L’ultima l’ha raccontata un medico l’altra sera all’incontro che hanno organizzato alla Sala della Commenda i gruppi consiliari di Fratelli d’Italia e Umbria Civica. Si sono mossi i consiglieri comunali di Fdi (opposizione) Daniele Padovano (capogruppo), Luca Camicia(presidente della commissione controllo e garanzia al Comune di Corciano), Elena Ciurnella e Giuseppe Siciliano, con Andrea Rosatini (Umbria Civica). Tema dell’incontro (sala piena) quello della sicurezza. E c’è, chi ha raccontato (un medico) di aver subito tre spaccate con i ladri che hanno rubato costose apparecchiature mediche. Tra le richieste emerse durante l’incontro anche quello di applicare il daspo urbano nei confronti dei minorenni over 14. Una mossa anche oer contrastare le scorrerie dei ragazzini che possono finire anche a coltellate. E c’è chi ha evocato la necessità di muoversi da soli per la sicurezza fai da te.
© RIPRODUZIONE RISERVATA