San Francesco fa il record in Internet
18 milioni di click alla webcam della cripta

La Basilica di Assisi
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Mercoledì 10 Luglio 2013, 21:33 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 12:08
ASSISI Un vero e proprio record: oltre 18 milioni di accessi, da 123 Paesi, 5 milioni di Mb utilizzati e quasi 16mila ore di connessioni in tre mesi. Sono i dati della webcam fissata di fronte alla tomba di San Francesco, online 24 ore su 24 sul sito sanfrancesco.org.

«Dai dati che Telecom e Fido ci hanno fornito emerge un profondo bisogno di spiritualità - spiega Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento - oggi c'è la possibilità di accorciare le distanze in un unico abbraccio tra uomini di buona volontà». Domanda scontata: ve l’aspettavate? «Sono numeri che ci hanno lasciato senza respiro, ma carichi di gioia e responsabilità - prosegue Padre Enzo - mi commossi quando Papa Francesco inviò la sua preghiera "O Francesco d'Assisi, intercedi per la pace nei nostri cuori". Fu un incontro che premiò anni di lavoro e il grande impegno dei ragazzi della redazione internet. Non avrei mai immaginato che da quel momento san Francesco e Papa Francesco avrebbero bucato il web, allargando a dismisura il loro abbraccio. Questi numeri mostrano un grande desiderio di incontro. Si propone il desiderio di Francesco, della fraternità anche attraverso il web».

Una piccola anticipazione “virtuale” della giornata del 4 ottobre, il giorno di Papa Francesco ad Assisi. «Diciamo che ci stiamo preparando - prosegue Padre Fortunato - man mano che la data si avvicina cresce il desiderio di incontro. Oggi l’incontro è reso possibile anche dai mezzi di comunicazione. Ma certo la strada di Francesco non è quella del vaniloquio o della bulimia di notizie, col rischio dell’anoressia di contenuti, ma la comunicazione legata alla verità che fa crescere la persona».

Curiosità sui numeri: nella “classifica” delle connessioni alla Cripta, in testa c’è l’Italia: oltre 8milioni e mezzo, poi gli Usa, un milione e 600mila, la Germania un milione e mezzo, quindi la Spagna. Il picco dei contatti il 2 e il 3 maggio, quando il Papa si è collegato alla webcam e ha inviato la sua reghiera.

La webcam è diventata una sorta di social network, dove si scambiano anche contenuti, le preghiere inviate al Poverello. «Il collegamento crea un ambiente - spiegano dal Sacro Convento - offre la testimonianza di un’esperienza, mostra una presenza che rimanda oltre sé».
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