«Un'Anteprima per raccontare i vini
di Montefalco in modo innovativo»:
da domani spazio alle nuove annate

«Un'Anteprima per raccontare i vini di Montefalco in modo innovativo»: da domani spazio alle nuove annate
di Michele Bellucci
4 Minuti di Lettura
Martedì 18 Aprile 2023, 22:26

MONTEFALCO - È ormai tutto pronto per la nuova edizione dell’Anteprima Sagrantino, in programma domani e giovedì a Montefalco e nelle cantine dell’areale. L’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco presenterà ufficialmente le nuove annate delle denominazioni dei territori di Montefalco e Spoleto: Montefalco Bianco DOC, Montefalco Grechetto DOC, Spoleto DOC Trebbiano Spoletino, Spoleto DOC Trebbiano Spoletino Superiore, Montefalco Rosso DOC, Montefalco Rosso DOC Riserva e, il re indiscusso della denominazione, il Montefalco Sagrantino DOCG 2019. Tra i momenti più attesi il Gran Premio del Sagrantino, concorso nazionale per sommelier promosso dall’Associazione Italiana Sommelier, e la presentazione dell’Etichetta d’Autore, opera celebrativa dell’annata 2019 del Montefalco Sagrantino DOCG che quest’anno è stata realizzata dall'Accademia delle Belli Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.

Giampaolo Tabarrini, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, com’è il clima a poche ore dall’inizio dell’edizione 2023?
In senso metereologico non proprio quel che ci aspettavamo! Ci eravamo organizzati con i frigoriferi e invece bisogna stare attenti che i vini non siano troppo freddi! A parte gli scherzi ci siamo trovati a rimodulare le date della manifestazione perché gli altri eventi importanti legati al settore, anche a livello europeo, hanno fatto lo stesso. È un anno transitorio ma la tendenza ormai è questa.

Sono scelte legate ai cambiamenti climatici?
Sì, questi cambiamenti costringono tutti gli agricoltori ad adattarsi. Noi in Umbria abbiamo una condizione leggermente più felice, se non altro perché l’emergenza idrica qui è meno critica rispetto ad altrove.

E invece com’è il clima tra i produttori?
Direi ottimo, perché l’edizione 2022 di Anteprima Sagrantino ha evidenziato che se c’è una vera condivisione tra tutti i produttori si possono ottenere risultati incredibili. Le cose stanno andando avanti bene e c’è un’armonia crescente. Ovvio, nel gruppo ci sono sempre eccezioni, ma quelle sono giuste perché confermano la regola!

Da cosa si comprende che c’è sintonia?
Visto che il Presidente non deve fare tutto ho creato dei gruppi di lavoro e inizialmente partecipavano solo le aziende più grandi, quelle che avevano personale.

Ora invece gli stessi produttori, anche quelli più piccoli, partecipano in prima persona. Poi adesso c’è molta più attenzione anche verso i corsi di formazione AIS, perché vogliamo arrivare a fare una sorta di Università del vino a Montefalco… ma se ne parlerà più avanti.

Cosa altro bolle in pentola?
Ad esempio c’è un progetto che sta per partire, basato sulle analisi di dati commerciali delle cantine. Abbiamo registrato circa l’80% di adesione tra le cantine del Consorzio e questo è un risultato straordinario. Vuol dire che 8 produttori su 10 hanno messo a disposizione i propri database per fare una ricerca univoca, così potremo capire da dove siamo partiti e dove stiamo andando. Questo a mio parere dimostra che c’è una vera convinzione in quello che si sta facendo per la tutela e promozione del territorio, perché tutti stanno capendo il beneficio individuale in una strategia collettiva, attraverso un confronto con gli altri.

Quali sono le novità principali di questa edizione?
In realtà ricreeremo lo stesso clima che si respirava lo scorso anno, ovvero un’atmosfera rilassata unita a un’organizzazione di grande professionalità. Questo perché ha funzionato davvero bene e non volevamo deludere le aspettative. Però abbiamo rivisto tutti i menù della serata conclusiva, che sarà in modalità street-food, ovvero senza posto assegnato né obbligo di restare seduti. Così si potrà dialogare con più commensali e sarà un modo per mostrare la genuinità di questo territorio.

Quindi s'inaugura un nuovo modo di raccontare Montefalco e i suoi vini?
Esatto. Il cambiamento è rappresentato proprio dal voler sottolineare la nuova comunicazione di questo territorio, dove evidenzieremo che Montefalco è Sagrantino ma non solo. Ci sono i bianchi come il Grechetto e il Trebbiano, ma anche il Montefalco bianco. C’è il rosso e ci sono le riserve. Ovvio che il Sagrantino resta il principe, ma non è il solo ambasciatore di Montefalco.

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