Terni. "Amanti" al Secci, la prima di Cotroneo

Terni. "Amanti" al Secci, la prima di Cotroneo
di Lucilla Piccioni
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Sabato 30 Marzo 2024, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 09:58

LO SPETTACOLO

Terni, la conosce bene, ha degli amici che ci abitano e spesso viene a trovarli. Da Roma, dove vive, il viaggio è breve. «Quando ci hanno chiesto di mettere in scena "Amanti" ho detto subito di sì, ed anche Massimiliano Gallo, uno dei protagonisti dello spettacolo, che era già stato al teatro Verdi, ha approvato senza tentennamenti», racconta Ivan Cotroneo, scrittore, sceneggiatore del film di Ozpetek "Mine Vaganti", regista e autore televisivo. Il 3 e 4 aprile al Secci andrà in scena "Amanti", il primo lavoro teatrale scritto da Cotroneo. Quando gli si dice che il Verdi, teatro di cui parla, è inagibile, Cotroneo ha un attimo di incertezza e poi si informa su quello in cui andrà a mettere in scena il suo lavoro. L'idea di un contenitore culturale realizzato nei capannoni di un ex stabilimento chimico lo affascina: «che bello!» dice ammirato. Del resto tutto ciò che è fuori dai cliché, dagli schemi precostituiti è un suo cavallo di battaglia, ed il teatro Secci fa al caso suo. Nell'inusuale cornice andrà in scena "Amanti", un altrettanto inusuale visione del tradimento.
Stavolta è lontana un miliardo di anni Anna Karenina, l'incontro clandestino, che poi si trasforma in storia importante, è presentato anche dal punto di vista femminile e privo di giudizio. «Ho cercato di mettere in scena il tradimento come esperienza di vita che trasforma sia un uomo che una donna, i due protagonisti dello spettacolo si imbattono per caso in questa storia, non la cercano, ma una volta che si trovano a viverla sono inconsapevolmente trasformati dalla forza sconvolgente dell'amore. Tutto questo lo racconto attraverso la commedia, perché credo che l'ironia, la risata siano un potente mezzo per comunicare, ti diverti e pensi molto di più di quanto faresti dopo aver ascoltato un paludato discorso. E' la commedia della vita, credo che sia molto spesso possibile sorridere su quello che succede» dice Cotroneo. L'amore travolge, ha una forza potentissima, lo sanno bene i due protagonista del lavoro teatrale che andrà in scena al Secci. «L'amore è fondamentale nella nostra vita, non puoi vivere senza amare, magari senza essere amato si, l'amore è spaventoso perché sconvolge gli equilibri che ci siamo costruiti, ti fa uscire dalla zona di confort, costringe a scelte inevitabili, che però ti fanno anche soffrire. Non sempre l'amore è salvifico, mette a rischio tutto quello che hai e ti trasforma», dice Cotroneo. Anche qui lo scrittore ribadisce l'importanza di essere se stessi nelle scelte di vita, non è detto che siano quelle codificate accettate dalla società l'importante è che siano quelle che vanno bene per ognuno: le proprie. «Nel film "Viaggio da sola" la protagonista manda in frantumi tutti i luoghi comuni che vedono la donna moglie realizzata solo se madre, con il desiderio di vivere in coppia. Lei sta bene da sola, non vuole farsi una famiglia ed è felice così. Io invito tutti a seguire la propria idea di felicità non quella imposta da altri.
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