Treviso, imprenditore milionario non riconosce la figlia illegittima. Lui muore, lei avvia una causa per l'eredità

Inizia la battaglia legale di una 14enne di Treviso, figlia illegittima di un imprenditore milionario.

Rapporto extraconiugale a Treviso, l'imprenditore non riconosce la figlia. Avviata una causa per l'eredità (foto Unsplash Abdul Gani)
di Maria Elena Pattaro
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Martedì 25 Aprile 2023, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 08:38

Decisa, supportata dalla sua famiglia, a entrare nell’asse ereditario del suo vero padre per avere la parte che le spetta. Inizia la battaglia legale di una 14enne di Treviso, figlia illegittima di un imprenditore milionario. L’uomo è deceduto nel 2019, all’età di 70 anni senza aver riconosciuto la bambina, nata da una vera e propria relazione parallela portata avanti clandestinamente per anni. La ragazzina aveva scoperto la verità soltanto qualche mese fa durante una lite in famiglia. Una rivelazione sconvolgente che aveva stravolto in un attimo il suo albero genealogico. Il 1° giugno in tribunale a Venezia (dove la ragazzina vive insieme alla famiglia) è fissata l’udienza per disconoscimento del padre attuale, che le aveva dato il suo cognome. Il passo successivo sarà la causa civile impugnando il testamento dell’imprenditore.

Questa seconda causa civile verrà incardinata invece a Treviso, la provincia in cui si sono svolti i fatti. «Non vogliamo speculare ma è giusto che mia figlia abbia ciò che le spetta - dice la madre dell’adolescente -. Speravamo in un accordo fuori dalle aule di tribunale, anche per risparmiare a mia figlia la dolorosa rinuncia al suo cognome. Ma non è arrivato. Moglie e figlie non si sono fatte avanti neppure dopo che la vicenda ha avuto risalto mediatico. Quindi non ci resta che avviare la battaglia legale». In ballo c’è un’azienda alimentare del valore di diversi milioni di euro, ma anche immobili nella Marca e in località di villeggiatura. «Non c’è nessun dubbio sulla paternità: abbiamo in mano un test del Dna a cui lo stesso imprenditore si era sottoposto per accertamenti genetici richiesti durante la gravidanza» assicura l’avvocato Antonio Castorina, a cui si è affidata la famiglia della 14enne.

Prove alla mano, la famiglia della ragazza chiede ora la quota di eredità riservata alla figlia e gli arretrati del mantenimento. 

La relazione clandestina e la figlia mai riconosciuta

La storia inizia vent’anni fa: la donna, oggi 56enne, incontra l’imprenditore, all’epoca era titolare di una carrozzeria nell’hinterland di Treviso. Lui la corteggia, nonostante i 17 anni di differenza e la fede al dito. A lei l’idea non va molto a genio: non vorrebbe un rapporto con un uomo già sposato ma poi cede e diventano amanti. La relazione clandestina procede tra alti e bassi. Un rapporto che per cinque anni è anche di lavoro: la donna diventa una dipendente della carrozzeria. «Gli ho prestato anche dei soldi quando era in difficoltà» racconta la donna, rimasta incinta nel 2008, a 41 anni. «Non ha voluto riconoscere la figlia per mantenere la reputazione, anche se tutti sapevano che tradiva la moglie - prosegue la donna -. Per i primi anni è stato presente: tutte le mattine si presentava fuori dall’asilo con una caramella per mia figlia e contribuiva alle spese di mantenimento». Col passare del tempo però i rapporti si sono deteriorati al punto da interrompere la relazione clandestina. L’imprenditore nel frattempo aveva fondato un’azienda alimentare e aveva continuato a vivere con la famiglia “ufficiale”. Fino alla morte, avvenuta nel 2019. La donna invece si era riavvicinata all’attuale compagno, che aveva riconosciuto la ragazzina, dandole il suo cognome, a cui ora la 14enne dovrà rinunciare. 

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