Terni, la corsa a sindaco. Orlando Masselli (Centrodestra): «Acciaio verde, Terni sarà leader in Europa»

Le interviste del Messaggero ai candidati che si sfidano per la fascia tricolore a Palazzo Spada

Terni, la corsa a sindaco. Orlando Masselli (Centrodestra): «Acciaio verde, Terni sarà leader in Europa»
di Sergio Capotosti e Vanna Ugolini
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Maggio 2023, 23:51 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 17:36

 Orlando Masselli, il candidato del centrodestra sostenuto da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e quattro liste civiche è bancario di professione, 56 anni coniugato, l'assessore al bilancio uscente della giunta Latini.
 

Candidato Masselli, pace fatta con il sindaco Latini?
«Mai discusso con il sindaco Latini. I rapporti sono ottimi. Domani sarà un grande evento del centrodestra unito».
 

L'effetto Latini sulle elezioni ci sarà secondo lei?
«Sarà un effetto positivo. Il sindaco mi sostiene ed è con me in questa partita».
 

Nuovo ospedale di Terni, project financing o no?
«Gli 84 milioni di euro che si liberano da Narni Amelia tramite l'Inail saranno investiti sul nuovo santa Maria, così da far abbassare il costo del canone del project. L'opera sarà cantierata nei prossimi due anni sempre a Colle Obito. Una struttura che sarà realizzata mentre il vecchio continuerà a funzionare. Ci saranno il doppio delle sale operatorie, seicento posti auto coperti, diciotto ascensori per il pubblico e venti per il personale. Quando sarò sindaco concorderò il cronoprogramma con la Regione».
 

Una struttura del genere a Colle Obito non rischia di mandare in tilt il traffico in una zona della città già congestionata?
«Il progetto prevede una nuova viabilità decongestionante del traffico per l'accesso all'ospedale. Abbiamo di recente sbloccato la variante di via Urbinati, un'opera stradale pensate per migliorare la viabilità di quell'area».
 

Il collegamento Staino-Ospedale rientra nei vostri progetti da realizzare per migliorare la viabilità verso il santa Maria?
«Tutto ciò che risulterà utile per decongestionare il traffico sarà valutato. In generale una delle prime cose da fare è quella di affidarsi a uno studio di consulenza per la mobilità urbana e capire come possiamo rivoluzionare il traffico di questa città a partire dalla Ztl che così non va».
 

L'accordo di programma per l'acciaieria che non decolla, il polo chimico finito nell'ombra e le aree produttivo nel degrado, come invertire la rotta?
«Dopo la visita del ministro Urso e l'incontro con Caldonazzo (vicepresidente di Arvedi-Ast, ndr) abbiamo avuto garanzie che l'investimento di un miliardo di euro per fare di Terni un polo siderurgico green unico in Europa sia un fatto e non un annuncio. Sul polo chimico c'è l'interesse della più grande compagnia energetica italiana, e anche in questo caso sono in contatto diretto con il ministro Urso. Per le aree produttive possono essere utilizzati i 10 milioni di euro a disposizione con l'Area di crisi complessa. Altre risorse, 61 milioni di euro, possono arrivare dalle Aree interne per riqualificare i vecchi edifici industriali, così da ridurre il consumo di suolo. Risorse che possono essere utilizzate anche per sviluppare comunità energetiche a sostegno delle attività produttive dell'area industriale di Terni. Per migliorare la viabilità e i collegamenti potrebbe sbloccarsi la variante Sud-Ovest, e ieri ne abbiamo parlato con il ministro Salvini e l'assessore Melasecche».
 

Imprese e lavoro, il cerchio si chiude con la formazione. Come valuta la scelta di realizzare il campus universitario a Pentima?
«Assolutamente favorevole. Il polo universitario a vocazione tecnica deve nascere a Pentima, una realtà che farà invidia a tutti. Dobbiamo riportare Pentima a essere un fiore all'occhiello di Terni e dell'Università».
 

Beni comunali e valorizzazione, il vostro piano e la cartolarizzazione degli immobili, di cosa si tratta?
«Tramite una gara individueremo un soggetto che farà una valutazione terza del patrimonio comunale, così da trovare possibili acquirenti sul mercato immobiliare, nei vari settori di interesse. Anche all'estero possiamo individuare imprenditori interessati a investire su Terni, ad esempio nel settore del turismo, visto che l'Umbria in generale da questo punto di vista è sempre più attrattiva. Ma non si tratta di svendere i beni comunali, al contrario ottenere risorse per fare investimenti a favore di Terni e dei ternani».
 

Turismo e san Valentino, un binomio ancora debole. Come mai?
«Dobbiamo investire sui mercati turistici internazionali più vocati alla figura di San Valentino nella sua versione laica. Lo scorso anno abbiamo fatto un grande concorso in 200 scuole americane. Abbiamo fatto anche eventi culturali di spessore internazionale. E anche Umbria Libri Love ha contribuito a tessere questa rete. Un brand di territorio "Terni città di san Valentino" che abbiamo legato anche allo sport».
 

Con l'ex Prampolini in abbandono però il biglietto da vista non è il massimo, non crede?
«È iniziato un percorso per affidare la struttura all'Ente Cantamaggio. Riportare la tradizione maggiaiola tra i giovani in un quartiere popolato e popolare a due passi dalla città. È questo l'obiettivo che stiamo portando avanti».
Allarme povertà, l'emporio dei bimbi in crisi è l'ennesimo campanello d'allarme. Che risposte date a questo problema?
«Abbiamo investito molte risorse nel welfare. Sia tramite canali istituzionali che con donazioni di imprenditori. Provengo dal volontariato del mondo cattolico e non lascerò mai indietro nessuno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA