Terni. Abbigliamento, si spera nel black friday per rilanciare le vendite prima dei saldi

Terni. Abbigliamento, si spera nel black friday per rilanciare le vendite prima dei saldi
di Aurora Provantini
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Novembre 2023, 10:05

COMMERCIO

Prima il caldo e adesso il black friday. I commercianti non ne possono più, specie quelli del settore moda, che non hanno venduto nemmeno un cappotto della nuova collezione. E che neanche le temperature in discesa, li confortano. «Le famiglie resistono, in fondo le temperature si sono abbassate da pochissimi giorni e non di tantissimo, tirano fuori dagli armadi i giacconi degli anni passati e aspettano i ribassi, per spendere». Nessuno apre il portafogli. E poi perché acquistare a prezzo pieno quando si promettono sconti che vanno oltre ogni aspettativa. «Purtroppo le famiglie comprano sempre meno e spendono sempre di più. I prezzi salgono, i salari no» - fa presente Stefano Lupi, presidente di Confcommercio Terni. E questo non vale solo per i generi alimentari, perciò c'è maggiore attenzione al risparmio e quindi alle promozioni. L'indispensabile si acquista, il superfluo forse. E il superfluo, quando è in offerta, si acquista più volentieri. Perciò c'è tanto fermento per l'avvicinarsi del black friday, che in qualche caso è più vicino di quanto si crede. In molti negozi, soprattutto nelle grandi catene, diventa una vera e propria stagione dei ribassi con una data di inizio e una di fine saldo: «Dal primo al 12 novembre», «dal 12 al 24», «dal 7 al 24», «dal 20 al 30». Per qualcuno il black Friday dura un mese intero e nel mezzo ci mette anche un richiamo al single day, l'11 novembre, con un aggiunta di sconto del 10 per cento sul prezzo già ritoccato. Ma in fondo anche la festa di Halloween è stata occasione per abbassare i prezzi un po' a tutto. Per fare cassa in alcuni casi, per attrarre consumatori in altri, come nei supermercati.
«Pur favorendo le occasioni di acquisto con promozioni e iniziative varie segnala Stefano Lupi - la situazione economica generale è tale da mortificare la volontà di spesa da parte delle famiglie. In più, le temperature miti di ottobre hanno penalizzato fortemente il settore dell'abbigliamento». La grande stagione dello shopping invernale, insomma, deve ancora partire. Forse il "Natale di San Valentino" aiuterà ad inaugurarla. Forse il fatto che le luminarie si accenderanno prima (il 12 novembre) servirà a promuovere il commercio di prossimità. Intanto Confcommercio, Federmoda e Confesercenti, corrono ai ripari chiedono alla Regione di posticipare l'avvio dei saldi invernali di un mese di farli partire il 27 gennaio anziché il 5 - per consentire alle attività di vendere la merce acquistata ai prezzi giusti e non a prezzi d'ingrosso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA