La superficie dei ghiacciai sulle nostre Alpi si è ridotta del 40% in poco più di 50 anni, passando dai 519 km quadrati del 1962 agli attuali 368 km. Il dato emerge dal rapporto «Ghiaccio bollente» del Wwf Italia, in cui l'associazione ambientalista descrive gli effetti del cambiamento climatico sui ghiacci del pianeta e, di conseguenza, sugli animali e sull'uomo.
Il fenomeno interessa innanzitutto Artide e Antartide, dove l'aumento delle temperature è doppio rispetto alle altre aree del globo.
Il ghiaccio è poi vitale per la sopravvivenza di numerose specie animali, dalle balene agli orsi polari, i due terzi dei quali, senza ghiaccio, potrebbero scomparire già nel 2050. «La lettura del quadro d'insieme è impressionante. Nelle mani dell'uomo il pianeta si squaglia», sottolinea il Wwf. Per questo il 2015, dal summit Onu sullo sviluppo sostenibile al vertice sul clima, «è un anno cruciale. Uscire dai combustibili fossili deve essere l'obiettivo ineludibile dell'intera umanità».