La sua testimonianza sta scuotendo la Francia e non solo. Angelique Cauchy è un'ex tennista francese, oggi 36enne, che anni fa veniva considerata una delle più promettenti al mondo, tanto da aver scalato le classifiche juniores fino a diventare numero due del mondo. La sua però è una storia di violenze e abusi perpetrati dal suo allenatore del tempo, Andrew Gueddes, che ne hanno inevitabilmente limitato la carriera, oltre che condizionato la vita. Cauchy non è stata l'unica vittima di Gueddes, che dal 2021 sta scontando una pena detentiva di 18 anni per violenza sessuale su quattro minori di età compresa tra 12 e 17 anni.
Negli ultimi giorni però Cauchy è stata chiamata nuovamente a testimoniare davanti a una commissione d'inchiesta che aveva il compito di identificare "carenze operative all'interno delle federazioni sportive, del movimento sportivo e degli organi di governance sportiva".
L'incubo di Cauchy è iniziato quando aveva soltanto 12 anni: «È successo in nemmeno due o tre mesi. Gli ho detto: "No, non devi, non va bene. Non voglio". Mi disse: "Sai, succede spesso nelle relazioni tra allenatore e allieva"». L'ex tennista ha ricordato di sentirsi «paralizzata» durante gli stupri, con la mente schiacciata continuamente da quei pensieri terribili: «Avevo un piccolo taccuino con gli autografi dei giocatori del Psg, perché andavo a vederli al Camp des Loges. E tra questi fogli ho scritto: ‘Non ce la faccio più, deve finire, farò smettere tutto'. Ho pensato tante volte di uccidermi».
"Me violaba tres veces al día"
El testimonio de la tenista Angélique Cauchy contra su entrenador que ha sacudido a Francia https://t.co/44Xh9n0A3j pic.twitter.com/XBPHLfqOQ1— elDiario.es (@eldiarioes) September 13, 2023
Le violenze di Gueddes non erano soltanto fisiche, ma anche psicologiche: «Per spaventarmi mi ha addirittura detto che avevo l'AIDS. Tra i 13 e i 18 anni ho vissuto pensando di avere l'AIDS». Cauchy ha poi denunciato le istituzioni sportive, che sapevano ma facevano finta di non vedere: «Era noto nel mondo del tennis che il comportamento di Gueddes con le ragazze non era corretto. Ma quando una donna si è lamentata con il presidente del club, la risposta è stata: "Sì, ma ci porta i titoli". C'era sempre chi diceva "Sì, sta con…, esce con…". Ma a 38 anni non esci con una ragazza di 15, tanto meno quando la alleni».