Gli Us Open restano senza gli italiani. Polemiche per gli aiuti a Kyrgios

Gli Us Open restano senza gli italiani. Polemiche per gli aiuti a Kyrgios
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Venerdì 31 Agosto 2018, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 14:21
Fine della corsa: agli US Open va fuori al secondo turno anche Fabio Fognini, ultimo superstite della pattuglia azzurra in gara nel quarto e ultimo Slam della stagione in corso sul cemento di Flushing Meadows. Il 31enne di Arma di Taggia, testa di serie numero 14 e all’undicesima partecipazione allo Slam a stelle e strisce, ha deluso all'australiano John Millman, numero 55 Atp, un avversario sulla carta ampiamente alla sua portata. Fognini si è arreso in quattro set giocando male: 6-1 4-6 6-4 6-1 in due ore e 40 minuti di partita. Disastroso il primo parziale durato solo 21 minuti: nei primi 5 game l'azzurro ha messo a segno tre punti. I numeri lo condannano senza appello: ha commesso ben 78 errori gratuiti a fronte di 30 vincenti (34 gratuiti contro 13 vincenti per Millman). Deficitaria la percentuale di punti ottenuti con la seconda di servizio: solo il 36%. Anche la sua analisi del match è puntuale, ma impietosa: "Una partita pessima, c'è poco da dire. Lui solido, io molto falloso. Il caldo? Stavo benissimo, sicuramente meglio dei giorni scorsi, ma se sbagli così tanto è giusto perdere. Non c'è bisogno di un esperto di tennis per capirlo. Non ci sono scuse o alibi, ho giocato malissimo ed è giusto che abbia vinto il mio avversario". New York si conferma un torneo complicato per Fabio, che per l'occasione indossava un completo ispirato alla bandiera statunitense ("alla Apollo Creed", aveva detto lui stesso dopo l'esordio). Ha brillato solo nel 2015, quando ha raggiunto gli ottavi eliminando Nadal). Per il resto tante sconfitte e prestazioni opache.

"Voglio aiutarti, questo non sei tu". Frasi del genere nel tennis te le aspetti dal coach, non certo da un arbitro. Eppure Mohamed Lahyani, 50 anni svedese, uno dei migliori in circolazione, si è rivolto così a Nick Kyrgios quando era sotto 6-4 3-0 contro Herbert. Alla fine l'esuberante australiano, testa di serie numero 30, ha vinto 4-6 7-6 (6) 6-3 6-0. Ovviamente il francese non ha gradito: "Pretendo le scuse di Lahyani, ha sbagliato". Intanto sarà Kyrgios a sfidare al terzo turno Roger Federer, seconda testa di serie, che ha agevolmente superato il francese Benoit Paire, numero 56 Atp, per 7-5 6-4 6-4.

Avanza spedito anche il tedesco Alexander Zverev, al quale la collaborazione con Ivan Lendl pare aver fatto bene. Il tedesco, testa di serie numero 4, si è sbarazzato con il punteggio di 6-4 6-4 6-2 in meno di due ore del francese Nicolas Mahut, 36 anni, numero 131 Atp, ripescato come lucky loser. Terzo turno per due dei protagonisti più attesi. Novak Djokovic, testa di serie numero 6, si è distratto nel terzo set ma non ha mai rischiato contro lo statunitense Tennys Sandgren, numero 61 Atp che a inizio stagione aveva raggiunto i quarti agli Australian Open: 6-1 6-3 6-7 (2) 6-2 per il serbo. Marin Cilic, testa di serie numero 7 e campione a New York nel 2014, ha lasciato appena due game al polacco Hubert Hurkacz, numero 109 Atp passato attraverso le qualificazioni: 62 60 60 per il croato.

Nel torneo femminile dopo la numero uno Simona Halep esce di scena anche la numero due Caroline Wozniacki e ancora non sono cominciati i match del secondo turno. Gli US Open sono il suo Slam preferito: qui ha colto il suo primo risultato importante arrivando in finale, a soli 19 anni, nel 2009 (battuta dalla Clijsters), ripetendosi poi nel 2014 (sconfitta dall’amica Serena). Anche se il "tabù Slam" la 28enne danese di Odense lo ha sfatato lo scorso gennaio a Melbourne aggiudicandosi gli Australian Open. Questa volta tuttavia New York l'ha tradita; un ko inatteso contro l'ucraina Lesia Tsurenko, numero 36 Wta: 6-4 6-2 per la 29enne tennista dell'est.

Giornata sofferta nel torneo femminile per Angelique Kerber che, dopo aver fallito due match-point nel secondo set (era avanti 6-2 5-2), è riuscita a chiudere solo al decimo gioco del terzo set contro la svedese Johanna Larsson, numero 82 Wta. La tedesca, quarta testa di serie, che punta a bissare il titolo vinto due anni fa, quando in un colpo solo conquistò il trofeo e la leadership mondiale, si è imposta per 6-2 5-7 6-4 dopo due ore e 24 minuti di lotta. Soffre e vince anche Maria Sharapova. La russa, testa di serie numero 22 e vincitrice a New York nel 2006, ha superato per 6-2 7-5 dopo un'ora e 50 minuti la rumena Sorana Cirstea, numero 51 Wta.

Bene Petra Kvitova, che in 12 partecipazioni agli US Open non è mai andata oltre i quarti di finale, raggiunti in due occasioni. La ceca, testa di serie numero 5, ha battuto per 7-5 6-3 la cinese Yafan Wang, numero 90 Wta. La 28enne mancina di Bilove, che in questo 2018 è la giocatrice che ha vinto più tornei: San Pietroburgo, Doha, Praga, Madrid e Birmingham. Si giocherà un posto negli ottavi con Aryna Sabalenka, tra le giocatrici più in forma del momento. La ventenne bielorussa. testa di serie numero 26, ha sconfitto per per 63 76 (7) la russa Vera Zvonareva, numero 133 Wta, passata attraverso le qualificazioni, ma finalista in questo torneo nel 2010.
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