Cagliari-Lazio, Immobile per la svolta: Ciro cerca il successo e il 200° gol in A

A Cagliari ha già segnato la rete più bella: ora deve rilanciare la squadra in classifica

Cagliari-Lazio, Immobile per la svolta: Ciro cerca il successo e il 200° gol in A
di Alberto Abbate
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 07:41

ROMA Ciro di boa in Sardegna. La Lazio rischia di affogare in acque profonde, Immobile prova un'altra risalita. E guida di nuovo la riscossa della "vecchia guardia", finita sotto processo perché irriconoscibile in questa annata. Il capitano a Bergamo è subentrato al 64' dalla panchina, ci ha messo l'anima, la fascia e la faccia: ha trasformato il rigore dell'orgoglio contro l'Atalanta, poi è andato a parlare sotto il settore Ospiti con i tifosi, furiosi per la figuraccia. Ora Ciro deve rimettersi sulle spalle la squadra, riprendersi la titolarità e nascondere ogni mal di pancia. Da mesi chi gli sta intorno manifesta la sua insofferenza per l'alternanza con Castellanos (vedi dopo l'Atletico Madrid, il suo agente Sommella), ma anche per un gioco che spesso non valorizza i suoi guizzi in profondità. Ma c'è chi dimentica che, da un anno e mezzo, Immobile si è visto più in infermeria, che davanti alla porta. Tutti, Sarri compreso, sperano che Cagliari possa segnare una rinascita definitiva. Oltretutto il bomber deve ritrovare un gol su azione che, in campionato, gli manca addirittura da Lecce, precisamente dal 20 agosto alla prima giornata. Da allora altre quattro reti dal dischetto, senza considerare le altre tre racimolate in Europa. Interrotto un digiuno che in casa della Dea durava da ottobre 2021 e, in questa stagione, da due mesi e mezzo, dal 28 novembre contro il Celtic Glasgow in Champions. Ma il prossimo centro dovrà essere speciale, unico, tutto italiano.

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Al Cagliari ne ha segnati dodici, uno viene considerato dallo stesso Ciro il più bello della sua carriera, di tacco, all'angolino, come in un videogioco.

Ora Immobile è a caccia della duecentesima perla in Serie A, deve mettere il turbo per raggiungere Roberto Baggio a quota 205 al settimo posto della classifica marcatori all time e dimostrare di non essere affatto finito. È l'ultimo appello per riconquistare la Lazio, ma in fondo anche i corteggiatori dall'Arabia per giugno, quando ci sarà una rivoluzione per età e risultati, senza più nessuno sconto. «Allora si tireranno le somme», è stato lapidario Fabiani nel confronto di mercoledì a Formello. Dopo quel discorso, la squadra è tornata a volare in ogni allenamento, vigile in ogni sessione video. Il ds era stato duro anche durante l'intervallo del Gewiss Stadium, aveva spronato proprio il capitano a trascinare il resto dello spogliatoio. Sulla prossima trasferta è stato ancora più chiaro: «È ammesso solo il riscatto con un unico risultato». Il successo, due fisso.

IL FILOTTO DELL'ANNO SCORSO

È l'ultimo appello, al massimo oggi ce ne sarà un altro di Lotito, atteso ancora a Formello. Perché ora non ci sono più scuse o alibi sul tavolo. Proprio Immobile e il patron la scorsa settimana hanno concordato i premi per gli ottavi Champions. Martedì la società ha iniziato a portare avanti l'operazione rinnovi (dopo Provedel, toccherà a Zaccagni e sarà fatto un tentativo con Felipe Anderson prima di Romagnoli), come aveva promesso, subito dopo il mercato di gennaio. Adesso i biancocelesti possono e devono tornare a correre e a guardare in alto. In fondo, hanno appena 5 punti in meno dell'anno scorso. Quando, ironia del destino alla 23esima giornata (ora siamo alla 23esima gara, senza il recupero col Toro), dopo una debacle a Bergamo, partì a Salerno (con una doppietta di Immobile) una risalita verso il secondo posto con un filotto di 7 vittorie (dentro anche gli scontri diretti contro Napoli, Roma e Juve) e un pareggio. Magari il Ciro di Boa può essere lo stesso.

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