Non ha bisogno di alcun consiglio da parte mia». Chi assolve in toto Rossi, invece, è Carlo Pernat, che da sempre ha creduto in lui, «tanto da fargli firmare il primo contratto della carriera». «Le due ruote - spiega - sono la sua 'Disneyland: ha creato questa pista, a Tavullia, ed è sempre lì, a girare. Ogni giorno comincia alle 12 e finisce alle 18: è questo il suo divertimento. La sua donna è la moto. Nessun pilota gira quanto lui, questa è la sua forza. Poi, però, spunta la sfiga e rovina tutto. Ha gli stessi anni di quanto ha cominciato, la carta d'identità di Valentino è taroccata secondo me. Prudenza? Il divertimento non lo è».
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