Presidente Sticchi Damiani, Ecclestone non molla, corriamo veramente il rischio di perdere la gara nel Parco?
«Non credo, stiamo dialogando, sono convinto che Monza non dorà rinunciare alla sua gara. Ecclestone sa come condurre le trattative, non è certo un tipo facile negli affari. Ma ho la sensazione di essere vicino all'accordo anche se ci sono ancora diversi dettagli da sistemare».
Perché allora il numero uno della Fom ha rilasciato dichiarazioni così dure recentemente?
«A lui alcune cose non sono piaciute e quando pensa una cosa non se la tiene certo per se. Siamo impegnati in una trattativa difficile per tutti, ma c'è l'interesse comune nel fare tutto il possibile per salvare una delle gare più prestigiose del calendario internazionale, una corsa unica per fascino e tradizione».
Cosa ha fatto arrabbiare tanto Ecclestone?
«Bernie lo conosco da anni, nel business non fa sconti, ma ama parlare chiaro, focalizza l'obiettivo e si concentra su quello, senza inutili parole. In un momento in cui entrambe le parti sono disposte a fare sacrifici economici per firmare l'accordo non credo abbia molto gradito voci che indirizzavano l'attenzione e le risorse in altre direzioni».
Ci spieghi meglio?
«C'è la volontà di venirci incontro, di lavorare sul prezzo pur di chiudere l'intesa. Vuole lo stesso approccio anche da parte nostra, pretende che tutte le energie vengano concentrate sulla gara di Formula 1 senza distrazioni per altre competizioni e altre attività».
È vero quindi che non vuole sentire parlare di modificare il tracciato per accogliere di nuovo le moto?
«Ritiene che se vogliamo veramente salvare in Gran Premio dobbiamo lavorare su quel tema e da questo punto di vista sono d'accordo con lui. Se per Bernie venirci incontro sul prezzo è una decisione impegnativa anche per l'Aci lo sforzo economico per rinnovare il contratto è di primaria importanza. Tutte le risorse disponibili devono essere indirizzate su questo argomento, senza distrazioni».
Quale sono i maggiore ostacoli ancora da superare per firmare l'intesa?
«È evidente che una trattativa complessa come questa non ha solo risvolti economici, ma anche politici. Sono sicuro che se gli garantiremo di pensare solo alla Formula 1 l'accordo lo facciamo. Questo approccio può sbloccare la situazione e liberare altre risorse».
Siete ancora lontani sulla cifra per continuare a correre a Monza?
«No, non molto, l'intesa è alla portata. Anche sugli sponsor non ci sono grossi problemi. Restano da definire dettagli, ma sono sicuro che con la certezza di fare il Gran Premio riusciremo ad accontentarlo».
Ha ancora tempo per trattare?
«Ci sono delle scadenze vicine, dobbiamo raggiungere a breve un'intesa preliminare altrimenti nel prossimo calendario che verrà ufficializzato ad aprile c'è il rischio che Monza non ci sia nemmeno con l'asterisco. Ma sono sicuro che questo non accadrà».
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