Liti, ritardi, arresti, la vita spericolata di Vidal mette in crisi la Juventus

Liti, ritardi, arresti, la vita spericolata di Vidal mette in crisi la Juventus
di Luca Pasquaretta
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Mercoledì 17 Giugno 2015, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 14:52
Che Arturo Vidal non sia uno stinco di santo era noto. Si sapeva. A Torino la fama lo precede. Non si fa problemi a divertirsi. Diverse volte è stato al centro di storie che con il calcio non hanno niente a che fare. E per la Juve adesso è diventato un problema. Ingestibile. Avrebbero voluto venderlo l'estate corsa, ma l'infortunio al ginocchio e alcuni fatti di cronaca che lo hanno visto protagonista hanno fatto saltare tutto. E adesso? Bel problema. Un peccato, perché Vidal in Coppa America aveva fatto vedere in campo cose egregie, tornando al centro delle fantasie di alcuni club, su tutti il Real Madrid di Benitez, senza dimenticare l'Arsenal e il Manchester United. L'ennesimo incidente che ha visto protagonista il cileno di certo non gioverà né a lui, né alla Juve, che ora per liberarsi di Vidal potrebbe solo svenderlo, cosa poco gradita in corso Galileo Ferraris. All'inizio di ottobre, un paio di giorni prima di Juve-Roma, Vidal aveva fatto serata in discoteca, innescando una rissa fuori da un chiosco alle 5 di mattina. Il cileno si era presentato a Vinovo in pessime condizioni, costringendo Allegri a metterlo in panchina e la società a multarlo di 100 mila euro. Si era un po' calmato Arturo, ultimamente le uscite notturne e le feste sono tornate di nuovo di moda, fino all'ultima marachella in Cile dove ha distrutto la Ferrari in stato di ubriachezza. A gennaio scorso il fratello Sandrino era stato arrestato sempre nel suo Paese sempre a causa di una rissa verificatasi davanti all’ingresso di una discoteca. Di male in peggio. E se il fratellone Arturo non cambia testa, la Juve non potrà fare altro che svenderlo oppure tenerselo. Il dubbio resta amletico