Serie A, Napoli e Spal: i 2 volti della protesta sul Var

Serie A, Napoli e Spal: i 2 volti della protesta sul Var
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 4 Marzo 2019, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 12:37
 Eccesso di Var. Il nuovo neologismo è spuntato fuori ieri, proprio nel giorno successivo a quello in cui l’Ifab ha confermato l’attuale protocollo di applicazione della Video Assistant Referee. Eccesso di Var è la frase usata a Ferrara, (ma non a Napoli dove invece è stato invocato...) con la prima protesta Var del pubblico, con un bel gruppo di spettatori che ha abbandonato la tribuna in segno di protesta dopo che l’annullamento della rete dell’1-2 di Floccari. Gol che non è stato convalidato per il fuorigioco di Petagna che, com’è ormai acclarato, viene rilevato al millimetro con la nuova tecnologia tridimensionale. Che cancella il margine di errore, sia pure di poco cenimetri o millimetri. A ferrara, però, l’arbitro Pasqua (che continua ad essere uno dei migliori di questa stagione) è dovuto andare davanti al video, e parlare con Manganiello con il walkie-talkie perchégli auricolari erano fuori uso, per valutare se Petagna fosse in posizione di fuorigioco attiva o passiva. Valutazione che ha dato torto all0attaccante ferrarese, che partecipa all’azione, tentando chiaramete di colpire il pallone al pari di Floccari. Giusto, pertanto, annullare il gol. Che poi dagli spalti non abbiano preso bene la decisione, dipende anche dal fatto che queste andrebbero spiegate anche a chi sta allo stadio, e non soltanto a chi sta davanti la tv o a chi sta in campo, come ha fatto ieri Pasqua con Floccari. Ecco perché il percorso annunciato da Rosetti (ah, quanto manca ai nostri arbitri...) di mandare sugli schermi le spiegazioni è da accelerare. Sarebbe stato utile anche al San Paolo, dove Rocchi e Irrati avrebbero potuto spiegare che non c’è stata Ofn (come invece è accaduto sul rigore poi sbagliato dal Napoli) perché le immagini non chiariscono se il contatto tra Meret su Ronaldo ci sia stato o se si sia trattato di simulazione. E se non ci sono certezze, la Var non può intervenire, come recita il protocollo che l’Ifab sabato scorso non ha cambiato. Ad Aberdeen si è però deciso di impedire ai compagni di squadra di chi batte la punizione di mettersi in barriera; di usare i cartellini anche per ammonire o espellere i componenti le panchine; di consentire ai calciatori avversari di entrare in area prima che il pallone esca dall’area stessa; di fermare il gioco nel caso in cui l’arbitro venga colpito dal pallone. Cancellato il concetto di involontarietà sul fallo di mano che dovrebbe agevolare le valutazioni sugli interventi in scivolata sul pallone. Innovazioni che vedremo applicate la prossima stagione. 
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