Tuchel ed Emery, il capolavoro che non ti aspetti: ora sono rimpianti da Psg e Arsenal

Tuchel ed Emery, il capolavoro che non ti aspetti: ora sono rimpianti da Psg e Arsenal
di Salvatore Riggio
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Venerdì 7 Maggio 2021, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 18:10

Nessuno dei due parla di «vendetta», ma non si può negare che per entrambi la gioia sia doppia. Thomas Tuchel è in finale di Champions con il Chelsea, dopo essere stato esonerato a ridosso del Natale scorso dal Psg. Tra l’altro è la seconda finale di fila: l’altra proprio con i transalpini, persa a Lisbona il 23 agosto contro il Bayern Monaco. Invece, Unai Emery alla guida del Villarreal ha eliminato l’Arsenal, che lo aveva esonerato nel 2019 e ora ha la Spagna ai suoi piedi, e per la quinta volta in carriera si giocherà l’Europa League, stavolta contro il Manchester United.

Insegue il quarto successo in questa competizione, dopo le tre consecutive vinte col Siviglia nel 2014, 2015 e 2016. Se dovesse battere i Red Devils, Emery salirebbe a quota quattro. Staccando una leggenda del nostro calcio, Giovanni Trapattoni, che tra Juventus (1977 e 1993) e Inter (1991) è a quota tre.

Intrecci delle due finali europee: l’Europa League in programma il 26 maggio a Danzica, in Polonia; la Champions il 29 maggio a Istanbul, in Turchia. Anche se l’Inghilterra vorrebbe si giocasse a Wembley, causa pandemia. Essendo, poi, una cosa tra Manchester City e Chelsea appunto.


LA SODDISFAZIONE DI EMERY


Il capolavoro è tutto di Emery. Se a inizio stagione il Manchester United era tra le favorite, non si può dire lo stesso del Villarreal, alla prima finale europea della propria storia. Il tecnico basco è uno che non molla mai. Non si arrende tanto facilmente. A Londra se lo ricordano, nonostante l’esonero. Con i Gunners, in Europa League, si era fermato solo all’ultimo atto del 2019 giocato a Baku. Era stato sconfitto dal Chelsea di Maurizio Sarri. Qualche anno fa, dopo i miracoli con il Siviglia, Emery era tra gli allenatori più richiesti d’Europa. Nel 2015 lo volevano tutti: Manchester City e Napoli in prima fila.

Invece, l’allenatore è rimasto a Siviglia vincendo la terza Europa League consecutiva e nel 2016 sulla panchina dei Citizens è approdato nientepopodimeno che Pep Guardiola. Nato a Fuentebarria, un paese di 16mila abitanti sul confine basco con la Francia, Unai da calciatore ha avuto una carriera modesta con Toledo, Racing Ferrol e Leganes. Ma è da allenatore che ha fatto il salto di qualità. E ora sfida i Red Devils per portare in alto il Villarreal.


IL MAESTRO SOTTOVALUTATO


Se Emery sogna in grande, Tuchel tocca il cielo con un dito. Da quando è al Chelsea ha battuto José Mourinho, Jurgen Klopp, Carlo Ancelotti, Diego Pablo Simeone e Zinedine Zidane. Ora c’è l’ultimo livello: Pep Guardiola e il suo City stellare. Intanto, Tuchel è il primo allenatore nella storia della Champions a raggiungere la finale per due anni di fila con due squadre diverse. Per i Blues, invece, è la terza volta. Sconfitta contro lo United ai rigori nel 2008 (Avram Grant in panchina) e vittoria, sempre dagli 11 metri, nel 2012 contro il Bayern Monaco con Oscar Di Matteo.

n attesa della finalissima, Tuchel può godersi le sue vittorie. Ha trasformato il Chelsea, lo ha reso più coraggioso, gli ha dato un gioco d’attacco fluido, ha valorizzato gente come Havertz e Werner e rivitalizzato Kanté e Jorginho. Tra i migliori in circolazione. La Torre Eiffel e l’esonero a Parigi sono soltanto un lontano ricordo. E chissà ora se il Psg si starà mangiando le mani.

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