L’ARMA DELLA VELOCITÀ
Proprio la velocità potrebbe mettere a disagio la super difesa dell’Inter. Oltre magari anche alla stanchezza. C’è una Champions di mezzo, molto più impegnativa per gli uomini di Conte, non solo per la forza dell’avversario Barcellona, da affrontare in trasferta, ma anche per l’importanza del risultato, dopo l’euro passo falso iniziale. Non che la Juventus possa snobbare il Bayer Leverkusen, outsider del girone, formazione ricca di giovani talenti, ma di certo l’ostacolo è assai più basso.
FACCIA A FACCIA
Poi c’è l’incognita del confronto fra Conte e Sarri. I due non si amano e lo si è capito anche dalle prime scintille dialettiche. L’interista ha più trofei in bacheca e una maggiore abitudine a confronti diretti di alto livello. Esattamente il contrario invece se si considerano i giocatori delle due squadre: la Juventus è nettamente in vantaggio. La sensazione diffusa però è che Conte sia già entrato nel cuore e nella testa dei suoi giocatori, mentre Sarri sia un po’ in ritardo da questo punta di vista, e comunque sia più interessato alla testa che al cuore dei suoi. Il catenaccio 4.0 di Conte, rappresentato da una squadra che si difende con aggressività in tutte le zone del campo e che è pronta, riconquistata la palla, a contrattaccare verticalmente, potrebbe mettere in difficoltà il controllo del gioco ricercato da Sarri, ma soltanto se esercitato al massimo dell’intensità. Altrimenti, manovrando ad alto ritmo, sarebbero i bianconeri a trovare impreparati i tre difensori centrali interisti di fronte alle incursioni di Dybala e CR7. Perché per quanto in ritardo sia la nuova Juventus è pur sempre molto più forte dello Slavia Praga...
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